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8 previsioni nel 2019 per i social media

Con l’inizio del nuovo anno è il momento di pensare a quelle che saranno le tendenze dei social media nel 2019. Per ipotizzare i social media trends abbiamo preso spunto dai fenomeni più rilevanti che abbiamo visto prendere piede l’anno appena passato e che difficilmente potranno cambiare drasticamente o attenuarsi nel 2019. (Articolo tratto dall’eBook gratuito di key4biz ’Tech Trend 2019‘).

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L’ascesa delle ‘Storie’

Secondo gli esperti il 2019 sarà l’anno delle Storie. Arrivate persino nei gruppi Facebook e su LinkedIn, secondo alcuni dati non stanno solo crescendo quindici volte più veloce, ma presto sorpasseranno, per numero di condivisioni, i tradizionali post permanenti.

Un brand che voglia ottimizzare la propria presenza social, così, non può permettersi oggi di non inserire le Storie all’interno della propria social media strategy, tanto più che queste possono servire a più scopi diversi, dal live streaming alla diffusione di contenuti speciali e di backstage, ecc.

Realtà Virtuale e Realtà Aumentata

Complice la diffusione e la raggiunta accessibilità di questo tipo di tecnologia, la vera sfida sarà differenziarsi e fare in modo che i propri contenuti risultino davvero d’impatto. Uno degli impieghi più curiosi così potrebbe riguardare, stando ancora alle analisi di Talkwalker, la nascita e lo sviluppo di cosiddetti virtual influencer: si tratta di soggetti virtuali che postano, interagiscono con la community e sono selezionati dai brand come fossero veri influencer, ma che a differenza degli influencer in carne e ossa non richiedono di stipulare contratti e condividere contenuti.

Insieme all’Intelligenza Artificiale vedremo la crescita della Realtà Aumentata. Molte aziende, ad esempio nei settori alberghi, sanità, commercio, stanno già investendo sulla Augmented Reality per migliorare l’esperienza utente. Anche Facebook sta investendo molto in questo campo con l’obiettivo di ottenere un vantaggio competitivo e nel corso del 2019 vedremo alcune delle soluzioni annunciate per rendere più attraenti il social commerce e l’utilizzo della piattaforma Messenger.

Chatbots e AI

I chatbots, anche grazie alla loro diffusione tramite Facebook Messenger, sono diventati molto popolari e ne dobbiamo prevedere un uso sempre maggiore da parte delle aziende come ulteriore canale per il supporto clienti.

L’adozione di tecniche di Intelligenza Artificiale permette infatti l’utilizzo di servizi di messaging per rispondere in maniera automatizzata a domande standard dei clienti. Il 2019 vedrà quindi un ulteriore incremento di questo tecniche con l’obiettivo di migliore il social customer service e permettere ai clienti di trovare risposte alle loro domande nel più breve tempo possibile. Dobbiamo anche aspettarci un contributo dell’AI alle attività quotidiane dei marketers: analisi dei dati insights delle singole piattaforme, social listening e reputazione digitale. La quantità dei dati da gestire è enorme e le tecniche di intelligenza artificiale possono dare un valido contributo ad estrarre in maniera veloce ed efficace le informazioni più rilevanti.

Social Commerce

Sarà impossibile, poi, nei mesi a venire ignorare l’impatto dei social sui processi di acquisto. Quasi tutte le piattaforme hanno sviluppato o implementato nuove feature – dal Marketplace di Facebook agli shoppable post di Instagram – pensate appositamente per facilitare la vendita online. Anche quando non utilizzati come canali di vendita, però, la strategia di social content dovrebbe servire a fidelizzare e aumentare l’advocacy degli utenti e, più in generale, a coccolare chi ha già effettuato un primo acquisto, oltre che essere uno dei primi e indispensabili touch point con il cliente.

Social Ads

Con ogni probabilità, il 2019 vedrà aumentare anche l’investimento in social ads, in parte come risposta al calo endemico di traffico organico.

Nei mesi a venire, però, la vera sfida per i marketer potrebbe essere trovare nuovi KPI più solidi e significativi. Una via potrebbe essere, secondo Talkwalker, smettere di guardare solo alle vanity metrics e prestare più attenzione invece al ROI.

Dalla parte dei marketer, del resto, c’è oggi una grandissima quantità di dati da poter sfruttare per ottimizzare le proprie strategie e le proprie campagne: ancora secondo gli esperti, quella verso cui ci stiamo muovendo è l’era della data maturity che richiede, però, anche una gestione più consapevole, trasparente e in accordo con le normative vigenti dei dati a disposizione del brand.

Non di social media trend 2019 si tratta, infine, ma di tendenze più generali per il marketing: riuscire a integrare le PR, nella loro forma più tradizionale tanto quanto nella versione 2.0 e di digital PR, al processo che porta a strutturare una strategia di marketing potrebbe essere molto vantaggioso per un qualsiasi business, a prescindere dalla sua natura.

Video verticali

Il video verticale è il re dei social media. Un paio di anni fa sarebbe stato difficile prevedere che i video verticali avrebbero avuto successo. Ora invece li possiamo trovare ovunque: dalle storie di Instagram a quelle di Facebook, da YouTube a 3. E incominciamo anche a vedere le prime inserzioni pubblicitarie in formato verticale.

Tutto ciò è conseguenza naturale del fatto che il telefono cellulare è diventato il principale strumento di utilizzo dei social media e che su tali piattaforme ci siamo abituati a scorrere i contenuti dall’alto verso il basso del nostro smartphone, privilegiando così la dimensione verticale.

Facebook Pay to Play 

Anche nel 2019 dobbiamo aspettarci che la copertura organica su Facebook continui a diminuire, in linea con l’annuncio di Mark Zuckerberg di voler privilegiare le interazioni con amici e familiari.

Diventerà quindi importante dedicare al social advertising una parte del budget per le attività marketing e ad affidarsi ad esperti per ottimizzare l’efficacia dell’investimento in ambito Facebook, prendendo in considerazione la possibilità di affidare in outsourcing la gestione delle proprie pagine Facebook o inserzioni pubblicitarie.

Influencer marketing e micro-influencer

La crescita esponenziale di piattaforme come Instagram continuerà a valorizzare l’importanza dei cosiddetti “influencers” e delle tecniche di Influencer Marketing.Questa tecnica di marketing può essere anche molto costosa per aziende di piccola e media dimensione, dal momento gli influencer più popolari non rinunciano a monetizzare in maniera opportuna il loro nome e il loro successo. Per questo motivo diventerà sempre più diffusa l’abitudine delle aziende di avvalersi di “micro-influencers”, cioè di persone popolari in una determinata nicchia.

I micro-influencer possono anche non avere il seguito di una celebrità, ma potenzialmente hanno un’influenza ancora maggiore sui loro followers. Anche 40.000 followers come pubblico può essere sufficiente per un brand, a patto che si stia lavorando con l’influencer giusto per il proprio mercato target.

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