Agcom ha avviato il procedimento per la definizione delle modalità e delle condizioni economiche per la cessione della capacità trasmissiva da parte della Rai a favore dei soggetti assegnatari dei diritti d’uso relativi ai canali 51 e 53 della banda UHF.
La migrazione della concessionaria pubblica dalla banda 700 Mhz rientra nel quadro di quanto stabilito in occasione dell’asta 5G, che si è tenuta un anno fa e ha visto l’esborso complessivo di 6,55 miliardi di euro da parte delle telco per le frequenze (Tim, Vodafone, Iliad, Fastweb, Open Fiber).
La banda 700 Mhz, attualmente utilizzata dalle emittenti televisive per il digitale terrestre, è la porzione di spettro più pregiata in vista dell’avvento del nuovo standard di comunicazione mobile.
Gli operatori di rete titolari di diritti d’uso per i canali 50, 51, 52 e 53 della banda UHF dovranno rilasciare le relative frequenze a partire dal primo gennaio 2020 secondo le tempistiche e le modalità dettagliate del decreto del Mise del 19 giugno 2019 (scarica qui la roadmap in PDF).
La delibera dell’AGCOM, datata 19 settembre, prevede 90 giorni dalla data di pubblicazione sul sito web. Ciò significa che, al netto di eventuali impugnazioni al Tar, entro fine anno si avrà l’esito della consultazione e si potrà avviare nei tempi il processo di migrazione.
Di questo tema si parlerà peraltro in occasione di un convegno ad hoc previsto l’8 ottobre a Villa Griffone, sede della Fondazione Marconi, organizzato dal Corecom Emilia Romagna in collaborazione con Lepida (di seguito il programma completo).