Report

6G, cosa vogliono davvero gli operatori? La lezione del 5G

di |

Gli operatori non vogliono ripetere con il 6G gli stessi errori commessi con il 5G: no ad un eccesso di aspettative con il nuovo standard, che sia improntato ad una maggiore concretezza.

Il 5G ha promesso troppo e mantenuto poco

Quali errori non ripeter con il 6G che erano stati commessi con il 5G? E’ questo uno dei temi centrali del report “Defining 6G Networks – What do operators want?” pubblicato da TelecomTV nell’aprile 2025. Quando il 5G è stato lanciato, le aspettative erano altissime: smart cities, auto a guida autonoma, chirurgia a distanza, realtà aumentata ovunque. Ma molti di questi casi d’uso non si sono mai concretizzati su scala commerciale, anche per mancanza di reti 5G stand alone, il cosiddetto vero 5G che ancora stenta a prendere piede anche per gli ingenti investimenti che richiede. Così, anche per questo, gli operatori si sono ritrovati con reti più complesse e costose, ma senza un chiaro ritorno economico. Questo ha generato frustrazione, ma anche consapevolezza: il 6G non dovrà ripetere questi errori.

Lezioni dal 5G: cosa evitare con il 6G

Errore del 5GCosa vogliono fare diversamente con il 6G
Troppa enfasi su casi d’uso futuristiciFocus su applicazioni concrete, sostenibili e monetizzabili
Architetture rigide e poco flessibiliPuntare su modularità, automazione, virtualizzazione
Ritorno economico poco chiaroIntegrare l’efficienza e ridurre i costi come obiettivo primario
Mancanza di coinvolgimento nelle scelte standardGli operatori vogliono guidare lo sviluppo, non solo subirlo

Una visione più matura per il 6G

Nel report TelecomTV di aprile 2025, emerge chiaramente una nuova mentalità: niente più “hype”, ma concretezza. Il 6G non deve essere una vetrina tecnologica, ma uno strumento per migliorare l’efficienza operativa, semplificare la gestione delle reti e abilitare casi d’uso realistici.

Gli operatori chiedono che la nuova generazione:

  • Sia automatizzata end-to-end (soprattutto nella gestione della RAN e del core)
  • Riduca i consumi energetici
  • Offra maggiore flessibilità architetturale
  • Integri l’intelligenza artificiale in modo trasparente e affidabile

Quali sono i veri obiettivi per il 6G?

Gli operatori non cercano il “prossimo 5G” ma una rete realmente utile, con ritorni tangibili. Le priorità sono:

  • Efficienza operativa, anche tramite AI e automazione
  • Flessibilità nella gestione delle risorse (reti cloud-native, slicing intelligente)
  • Casi d’uso concreti, come digital twin industriali, copertura con satelliti (NTN), e comunicazioni ultra-affidabili per trasporti e sanità
  • Riduzione del TCO (Total Cost of Ownership)

Tempistiche realistiche

Gli operatori prevedono:

  • Standardizzazione tecnica entro il 2026-2027
  • Primi lanci commerciali tra il 2030 e il 2032

Ma tutto dipenderà da quanto i nuovi sviluppi saranno allineati con i bisogni reali, e non soltanto con le ambizioni dei vendor o delle istituzioni.

Tabella finale – Confronto tra 5G e 6G

Aspetto5G6G (secondo gli operatori)
VisioneDisruptive, futuristicaPratica, risolutiva, orientata al valore reale
Tecnologie chiaveSlicing, low latency, mmWaveAI/ML, automazione, efficienza energetica
Casi d’usoVR/AR, guida autonoma, smart citiesDigital twin, NTN, logistica e sanità critica
Problemi vissutiMonetizzazione incerta, costi elevatiDa evitare: serve un ritorno chiaro
AspettativeTrasformazione radicaleEvoluzione sostenibile, meno hype più risultati
TimelineAvvio 2019, ma adozione lentaCommercializzazione prevista 2030-2032

Leggi le altre notizie sull’home page di Key4biz