Ricerca e innovazione per il 6G, ecco il nuovo invito a presentare progetti
La rete di sesta generazione (6G) è ancora lontana nel tempo, ma le attività di ricerca e l’innovazione (R&I) sono già partite. A tale scopo, l’impresa comune europea “Reti e servizi intelligenti” (Joint Undertaking “Smart Networks and Services”) ha adottato il suo secondo programma di lavoro per il biennio 2023/2024, con l’obiettivo generale di rafforzare la leadership europea nello sviluppo e nella diffusione di tecnologie di rete di prossima generazione, nonché di dispositivi e servizi connessi.
Il prossimo 17 gennaio 2023 sarà aperto un invito a presentare proposte con una dotazione finanziaria complessiva di 132 milioni di euro.
Il programma di lavoro annunciato si basa su tre diversi stream complementari:
Stream B: ricerca e innovazione per avanzamenti dello stato dell’arte, in vista del 6G e per devices e software Internet of Things (IoT).
Stream C: Tecnologie abilitanti e Proof of Concept per Smart networks and services, compreso lo sviluppo di infrastrutture sperimentali che potrebbero essere ulteriormente utilizzate durante le fasi successive di SNS.
Stream D: trial e piloti su larga scala nei diversi domini di applicazione, inclusa l’infrastruttura necessaria per esplorare e dimostrare tecnologie e applicazioni avanzate.
I progetti di R&I avranno il compito di sviluppare componenti, sistemi e reti di comunicazione intelligente per il 6G seguendo entrambi un percorso evolutivo attraverso ulteriori miglioramenti della tecnologia avanzata del 5G, nonché un percorso più rivoluzionario, studiando i vantaggi dei promettenti facilitatori tecnologici.
Lo scorso ottobre, il programma europeo SNS ha annunciato 35 progetti di ricerca, innovazione e sperimentazione nelle reti di nuova generazione, per una dotazione complessiva di 250 milioni di euro.
Sovranità e competitività
Le iniziative di convalida tecnologica svilupperanno infrastrutture sperimentali SNS e condurranno prove e progetti pilota su larga scala in diversi settori commerciali e industriali quali i media, l’Internet degli oggetti industriali, l’energia, l’edilizia, l’industria automobilistica, la sanità elettronica, la cultura, l’agricoltura e l’istruzione.
L’impresa comune SNS consente di riunire le risorse dell’UE e dell’industria in reti e servizi intelligenti. Promuove inoltre l’allineamento con gli Stati membri in materia di ricerca e innovazione 6G e la diffusione di reti 5G avanzate. L’impresa comune SNS definisce una missione ambiziosa con un bilancio dell’UE di 900 milioni di EUR per il periodo 2021-2027. Il settore privato contribuirà con risorse almeno uguali (ossia 900 milioni di EUR) alle attività dell’impresa comune SNS.
L’impresa comune SNS ha due missioni principali:
- Promuovere la sovranità tecnologica dell’Europa nel 6G attuando il relativo programma di ricerca e innovazione (R &I) che porta alla concezione e alla standardizzazione intorno al 2025.
- Promuovere la diffusione del 5G in Europaal fine di sviluppare mercati guida digitali e consentire la transizione digitale e verde dell’economia e della società. A tal fine, l’impresa comune SNS coordina gli orientamenti strategici per i pertinenti programmi nell’ambito del meccanismo per collegare l’Europa, in particolare per i corridoi 5G.
Il programma di lavoro in questione avrà infine il compito di porre in evidenza alcuni temi chiave di R&I anche per il 2024. Temi che saranno valutati per l’adozione finale più avanti nel corso del 2023, con l’obiettivo di andare a costituire la base per il terzo bando SNS del 2024, che sarà finanziato dall’Europa con circa 129 milioni di euro.