Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Maurizio Lupi, ha firmato il decreto di attuazione della legge Sblocca Italia che assegna altri 100 milioni al programma “6000 Campanili“ destinato ad opere infrastrutturali nei comuni sotto i cinquemila abitanti.
Con il nuovo stanziamento per l’anno 2015, sale a 250 milioni di euro il totale erogato per questo tipo di interventi e a 293 il numero delle opere finanziate. Sono complessivamente 119 i nuovi comuni interessati dal decreto.
Un’iniziativa che tende a promuovere e favorire l’innovazione a livello locale, di piccoli Comuni, a sostegno degli enti pubblici con poche risorse e della cittadinanza dei piccoli centri italiani, per l’inclusione sociale, l’accesso alla rete e la lotta al digital divide.
Esattamente un anno fa il Governo Renzi, attraverso il ministero delle Infrastrutture e i Trasporti, provvedeva allo sblocco dei primi fondi per il piano definito dei ‘6000 Campanili‘, in cui rientravano progetti di intervento a livello di infrastrutture, rigenerazione urbana e riqualificazione del territorio: reti NGN, WiFi, efficienza energetica, illuminazione intelligente, edilizia sostenibile (qui le tipologie di interventi).
Una serie di interventi in ottica smart city e innovazione infrastrutturale nel “tessuto più profondo del nostro Paese”, per i centri abitati più piccoli, per la “riqualificazione del territorio e in grado rimettere in moto un’economia locale fatta di piccole e medie imprese” e per generare nuovi posti di lavoro, dichiarava Lupi durante il 2014.
Su 115 progetti, per un importo complessivo tra 500 mila euro ed 1 milione di euro ognuno, sono Piemonte, Lombardia e Marche a piazzare il maggior numero di proposte.
Sono 34 gli enti pubblici del Piemonte, sotto i 5000 abitanti, ad essere stati inseriti in graduatoria, 13 di Lombardia e Marche, per un importo medio di poco più di 800 mila euro ciascuno. Seguono più distaccate le altre regioni, il Veneto con 7 Comuni, la Basilicata con 6, l’Abbruzzo e la Sicilia con 5, e via via tutte le altre.