“La fruizione dei servizi 5G non potrà essere riservata solo a una parte della popolazione, ma deve essere garantita a tutti. C’è un problema di politiche pubbliche”, ha detto ai nostri microfoni Franco Bassanini, presidente di Open Fiber, in occasione del ‘5G Italy – The Global Meeting in Rome’, la conferenza che si è tenuta dal 4 al 6 dicembre 2018 al CNR di Roma, promossa dal CNIT e organizzata da Supercom insieme a Key4biz. Bassanini è intervenuto la prima giornata durante il panel “Innovazione, Mercato e Sistema Paese”. (Leggi all’articolo 5GItaly, Franco Bassanini (Open Fiber): ‘Emendamento su rete unica necessario per colmare gap digitale’)
Come garantire in modo universale i servizi 5G? Ecco la ricetta secondo Bassanini: “Occorre incentivare la realizzazione di reti in fibra ottica, che abbiano la copertura totale e siano universali per tutti i cittadini. Il modello di business delle società delle infrastrutture, il cosiddetto wholesale only, in Italia praticato da Open Fiber e in Europa da molte altre società, ha come unico obiettivo realizzare l’infrastruttura più moderna, più avanzata possibile, ossia in fibra, un’infrastruttura ‘future proof’, all’avanguardia oggi e performante anche per molti anni in futuro, e di metterla a disposizione di tutti, in parità di condizioni, senza fare concorrenza ai propri clienti, ai service provider. Dunque una rete utilizzabile da tutte le società di telecomunicazioni che eviti anche il rischio di realizzare reti infrastrutturali in competizioni, con l’effetto di duplicare gli investimenti nelle aree più ricche del Paese e lasciare senza rete le zone più periferiche del Paese”.