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5GItaly, Giulia Bongiorno ‘Il digitale nella Pa? Sia facile e parli italiano’. Videointervista

di Luigi Garofalo |

Giulia Bongiorno, ministro della Pa, al 5GItaly, organizzato dal CNIT in collaborazione con Supercom: ‘Voglio una digitalizzazione che parli italiano, facile da usare senza escludere nessun dipendente ‘analogico’ e nessun piccolo comune. Il CAD è pieno di termini in inglese. Il 5G può fare da traino alla Pa digitale con la realizzazione di servizi su misura per il cittadino.

La digitalizzazione nella Pubblica amministrazione anche in vista del 5G? “Si è solo iniziato un percorso. Il mio dovere è spingere al massimo per la digitalizzazione della PA e il 5G può fare da traino con la realizzazione di servizi su misura per il cittadino”, ha iniziato così il suo intervento alla conferenza in corso al CNR di Roma “5G Italy – The globls meeting in Rome, Giulia Bongiorno, ministro per la Pubblica amministrazione che ha concluso il panel sulla Pa digitale.

“E’ troppo facile fare tagli al personale. Io, invece, punto sulla formazione inclusiva dei dipendenti della Pa”, ha continuato il ministro. “Una digitalizzazione che parli italiano, facile da usare senza escludere nessun dipendente ‘analogico’ e nessun piccolo comune. Il CAD (Codice per l’amministrazione digitale) è pieno di termini in inglese’, ha sottolineato il ministro, secondo il quale “la digitalizzazione se fatta bene, anche eliminando troppo regole, è un trapianto di cuore all’Italia”. 

La videointervista di Key4biz a Giulia Bongiorno, ministro della Pa, durante il 5G Italy

Bongiorno: ‘Arriva commissione contro inerzia e inefficienza al prossimo Cdm’

In arrivo al prossimo Consiglio dei ministri, nel decreto semplificazioni, una commissione contro l’inerzia e le inefficienze della pubblica amministrazione, ha annunciato poi il ministro per pubblica amministrazione. “Al prossimo Cdm tra domani e dopodomani ci sarà un’importante delega che riguarda – ha spiegato Bongiorno – da un lato la semplificazione per ridurre una serie di oneri amministrativi, ostacoli che spesso bloccano la pubblica amministrazione, dall’altra parte metteremo in pista una commissione alla quale ci si potrà rivolgere quando si nota che un procedimento amministrativo è bloccato in maniera incomprensibile”.

“Questa commissione valuterà se la paralisi, la dilatazione dei tempi è fisiologica o dovuta a una inerzia di chi sta gestendo il procedimento amministrativo – ha aggiunto il ministro. E la prima volta che si crea in Italia una scrittura del genere. La commissione sarà costituita da persone di un certo livello. È contro l’inerzia e le inefficienze della Pa”.

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