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5G&Co. Gualtieri: “Small cells aperte agli operatori per coprire il territorio di Roma”

Partiti i lavori per la realizzazione del progetto “Roma5G”, grazie all’attivazione della prima area Wi-Fi pubblica in Piazza del Campidoglio a cui non serve la password per connettersi. Del lavoro da fare in tutta la Capitale e dei suoi possibili sviluppo ha parlato al 5G&Co. – Everything is connected, la Conferenza internazionale promossa dal CNIT e in corso a Roma al Palazzo delle Esposizioni, il sindaco della città, Roberto Gualtieri.

Abbiamo cercato il modo di aiutare gli operatori per utilizzare la rete 5G per sostenere l’utilizzo delle applicazioni più avanzate che tale tecnologia mette a disposizione di cittadini e imprese, ma anche alle amministrazioni pubbliche. Non solo sensoristica e terminali, ma anche soluzioni di intelligenza artificiale. Le ragioni derivano dalla consapevolezza che per realizzare un’effettiva copertura 5G è necessario sostenere e realizzare investimenti ingenti. È necessario affiancare alle antenne anche le small cells che concorrono a coprire un grande territorio metropolitano. Noi abbiamo promosso un modello di investimento pubblico privato che integra i piani di sviluppo degli operatori superando i limiti del mercato sulla base del principio della neutralità. Per sostenere lo sviluppo economico e l’innovazione, per concorrere agli obiettivi strategici del Paese. Siamo nella fase di attuazione ed è in corso il dispiegamento del 5G e del WiFi. Siamo tra le prime città che stanno realizzando interventi di questo tipo e siamo molto determinati a portarlo a termine, coinvolgendo tutti gli operatori per favorire in maniera competitività l’utilizzo e il dispiegamento di questa nuova rete. Si va dalle esigenze legate al Giubileo, che riguardano la possibilità di avere il segnale sullo smartphone e altri device mobili quanto ci sono milioni di persone in strada, fino all’abilitazione i nuovi servizi di monitoraggio dei dati e di videosorveglianza”, ah spiegato Gualtieri.

L’ambizione, ha spiegato il sindaco, è “realizzare una copertura capillare 5G basata su small cells aperte a tutti gli operatori mobili, per un totale di 6mila punti di propagazione del segnale, e una rete WiFi free ad accesso seamless con 850 punti di presenza in cento piazze, oltre a tutte le insegne della metro trasformate in access point”. 

Un progetto da 97,7 milioni di euro, ha precisato Gualtieri, 20 di questi forniti dalle casse comunali a valere dai fondi giubilari del Pnrr per portare il 5G nella Capitale in vista del Giubileo del 2025.

Il progetto si basa su sei elementi, ha illustrato Gualtieri: la copertura 5G della metropolitana, cioè la coperta lungo tutta la linea A, B, C, B1; 2000 punti di presenza con small cells, microantenne disposte in punti chiave, come i semafori ad esempio o altre infrastrutture chiave in strada; oltre 1000 hot post per il wifi F6 di nuova generazione; oltre 1800 sensori e moduli di IoT per soluzioni smart city; 2000 telecamere; la copertura indoor degli edifici pubblici, ma con possibilità di intervenire anche in edifici istituzionali.

I tempi del progetto sono serrati, visto che il piano prevede la posa della fibra in 100 piazze e il completamento della rete 5G sulle fermate lungo il percorso giubilare della Metro A entro la fine del 2024; le altre fermate arriveranno entro giugno 2025.
I servizi Wi-Fi sulle 100 piazze saranno completati entro il giugno 2025, come anche l’installazione dei sensori IoT e delle telecamere ma il 75% sarà operativo già per il Giubileo. I lavori per le small cells si completeranno attraverso vari passaggi intermedi, fino al 2027”, ha proseguito il sindaco di Roma.

Tutto questo necessità il potenziamento della dorsale fibra che è in corso. Il perimetro è Roma Capitale, ma stiamo lavorando per partire da acluni nodi strategici, tra porti e aeroporti.
Il 5G ci consente di abilitare soluzioni smart city avanzate, grazie alla bassissima latenza, tra cui la telemedicina, ma la potenzialità è grande e gli operatori potranno offrire sempre nuove soluzioni. Altro fronte è l’AI, che sarà indispensabile per abilitare le nuove tecnologie di rete, a partire dai servizi di comunicazione ai cittadini e ai turisti”, ha concluso Gualtieri.  

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