Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump dovrebbe firmare questa settimana, secondo il Financial Times oggi pomeriggio stesso, un ordine esecutivo per vietare alle società statunitensi l’utilizzo di apparecchiature di telecomunicazione prodotte da aziende che rappresentano un rischio per la sicurezza nazionale. Il ban non farebbe riferimento diretto a Paesi o società specifiche, hanno rivelato tre funzionari Usa alla Reuters, ma di fatto sarebbe un’esclusione di Huawei e ZTE, ormai da un anno al centro campagna Usa volta a convincere gli alleati a tenere fuori le due società cinesi dalla realizzazione delle reti 5G, nella convinzione che agiscano come agenti di spionaggio della Cina.
L’ordine esecutivo è stato preso in considerazione da oltre un anno e ripetutamente rimandato perché erano in corso le trattative sugli accordi tra Usa e Cina, ora il tavolo è saltato. Ma secondo le fonti governative Usa non è da escludere un ulteriore rinvio dell’ultimo minuto.
L’ordine esecutivo si rifarebbe all’International Emergency Economic Powers Act che affida pieni poteri al presidente americano di regolare il commercio in caso di emergenza nazionale. In caso di firma, hanno spiegato le fonti Usa, spetterà al Dipartimento del Commercio, assieme ad altre agenzie governative, delineare un piano per l’attuazione. Il bando arriverebbe a pochi giorni di distanza da un altro stop, deciso dalla Federal Communications Commission, che all’unanimità ha vietato a China Mobile di entrare nel mercato a stelle e strisce.
Le grandi aziende wireless Usa hanno già tagliato i ponti con le tlc cinesi, mentre i piccoli operatori rurali continuano a fare affidamento sulle apparecchiature di Huawei e ZTE perché più economiche. Qualora dovesse giungere il ban questi operatori come farebbero? Per loro il divieto costerebbe caro.
La Rural Wireless Association, che rappresenta i carrier con meno di 100.000 abbonati, ha stimato che il 25% dei suoi membri utilizza dispositivi Huawei o ZTE nelle proprie reti.