La più grande Towerco in Italia e la seconda in Europa con 22mila torri. Ecco il risultato dell’accordo firmato oggi da Tim e Vodafone per la condivisione della componente attiva della rete 5G, la condivisione degli apparati attivi della rete 4G e l’ampliamento dell’attuale partnership di condivisione delle infrastrutture di rete passive.
Con l’operazione, i due operatori integreranno le rispettive infrastrutture passive di rete grazie all’incorporazione da parte di Inwit (società quotata e controllata al momento da Tim al 60%) delle torri di Vodafone Italia, che confluiranno prima in Vodafone Towers. (Vai al documento in PDF di presentazione dell’accordo).
“Un progetto industriale così importante concluso in poco tempo. Combiniamo le 11mila torri di Vodafone con le 11mila di Inwit”, ha detto Aldo Bisio, Ad Vodafone Italia, nella conferenza stampa in cui sono stati spiegati i dettagli dell’accordo. “Oltre alla condivisione delle infrastrutture passive condivideremo gran parte delle componenti attive, ossia Vodafone offrirà il servizio 5G in 10 Regioni, come la Lombardia, e Tim in altre 10 Regioni, come il Piemonte, ma solo nelle città con meno di 100mila abitanti”, ha aggiunto Bisio, sottolineando ancora: “Per i clienti non cambierà nulla. Condivideremo non lo spettro, ma le antenne e le stazioni radio base, che servono per sviluppare segnale e convogliare traffico sulle reti core di Tim o Vodafone”. “Come una sorta di roaming nazionale”, l’ha definita l’Ad di Vodafone Italia, “ma noi condividiamo solo la parte elettronica”.
“Per i consumatori si avrà il best of ” della ricezione del 5G “nelle Regioni in cui c’è la condivisione delle torri Tim e Vodafone” , ha affermato Luigi Gubitosi, Ad di Tim, che ha spiegato in che modo nascerà la nuova Inwit: “Tim e Vodafone controlleranno congiuntamente la nuova Inwit con una partecipazione paritetica nel suo capitale pari al 37,5% ciascuna (il 25% resta sul mercato), con la possibilità di ridurla nel tempo fino al 25%. “Il finanziamento è quasi totalmente committed. Le banche hanno dato una linea di 2,5 mld“, ha detto Gubitosi, ripetendo che “la struttura è aperta anche ad altri operatori che volessero parteciparvi o utilizzarla per i servizi 5G”.
Come nascerà la nuova Inwit
Operativamente Vodafone farà confluire la propria infrastruttura passiva di rete in una nuova società, che successivamente sarà incorporata in Inwit. Prima della fusione, Inwit acquisterà una quota della nuova società in modo che le azioni che Vodafone riceverà con la fusione portino Vodafone e Tim ad avere la stessa partecipazione del 37,5% nel capitale di Inwit e pari diritti di governance, controllando congiuntamente Inwit mediante la stipula di un patto parasociale. Il Consiglio di amministrazione di Inwit sarà composta da 13 membri, con Top management nominato congiuntamente:
- 5 nominati da TIM
- 5 nominati da Vodafone
- 3 rappresentanti delle minoranze
Perché l’accordo?
“Con la condivisione si accelera sul 5G e si contribuisce a combattere il digital divide. Si offre una rete 5G più accelerata, più estensiva e più veloce di quella che avremmo potuto offrire individualmente”, ha dichiarato Bisio, che ha aggiunto: “La condivisione farà risparmiare risorse economiche ad entrambi gli operatori, da investire per sviluppare servizi 5G, soprattutto nell’IoT”.
Impatti derivanti dalla partnership
Per Vodafone la partnership comporterà sinergie per oltre 800 milioni di euro, oltre ai benefici indiretti derivanti dalle sinergie di Inwit. Vodafone riceverà altresì un corrispettivo di 2.140 milioni di euro e si aspetta di ricevere proventi incrementali nel tempo pari a oltre 1 miliardo di euro che intenderà utilizzare per ridurre il debito.
Per TIM l’effetto finanziario delle sinergie attese sarà dell’ordine di oltre 800 milioni di euro che si aggiungono alle sinergie stimate per la nuova Inwit in termini di miglioramento dell’Ebitda per 200 milioni di euro l’anno entro il 2026 grazie a sinergie, attività contrattualizzate e nuove opportunità mentre l’effetto di deleverage sull’indebitamento è atteso nel tempo in diminuzione di oltre 1,4 miliardi di euro.
Tim guadagna oltre il 4% in Borsa di Milano dopo l’annuncio dei dettagli dell’accordo. La società segna +4,09% a 0,5 euro.
L’accordo dovrà essere sottoposto al vaglio delle autorità (Antitrust in primis).
Nctm e GOP nell’accordo per la condivisione della rete mobile tra Vodafone e TIM
Nctm Studio Legale ha assistito Vodafone nell’accordo firmato con TIM, assistita da GOP. Il team di Nctm è stato coordinato da Vittorio Noseda; Matteo Trapani e Lucia Corradi hanno seguito la parte corporate, Carlo Grignani e Jacopo Arnaboldi hanno seguito i temi e contratti ICT, Luca Toffoletti e Alessandro De Stefano la parte antitrust, Federico Trutalli e Andrea Mantellini i profili Tax e Alessandra Stabilini la parte di Capital Markets.