Sfruttare la rete 5G comodamente a bordo di un aereo
Le compagnie aeree potranno offrire ai propri passeggeri tutti i servizi e le funzionalità della rete 5G in volo, abilitando gli smartphone a bordo. Lo ha comunicato la Commission europea aggiornando la decisione sullo spettro delle comunicazioni mobili “on board” e designando specifiche frequenze per questa tecnologia.
“Il 5G consentirà servizi innovativi per le persone e opportunità di crescita per le imprese europee. Il cielo non è più un limite quando si tratta di offrire connettività superveloce e ad alta capacità”, ha dichiarato Thierry Breton, Commissario per il Mercato interno.
Il servizio sarà erogato nella cabina degli aeromobili attrezzati con appositi apparati di rete, le small-cells (di tipo pico-celle), per connettere gli utenti e instradare chiamate, sms e dati tra l’aeromobile e la rete mobile terrestre.
Cosa sono le small-cells
Le small cells sono dei piccoli apparati di telecomunicazione utilizzati sia in maniera complementare sia in maniera autonoma rispetto alle celle radio della telefonia mobile.
Si tratta di nodi di accesso allo spettro radio a basso consumo energetico capaci di operare tanto nelle bande di frequenza libere, quanto nelle bande di frequenza “licenziate”.
Ben più piccole rispetto alle antenne solitamente utilizzate nella telefonia mobile, hanno una portata che varia, a seconda delle condizioni ambientali, da poche decine di metri sino ad arrivare a coprire un’area dal raggio di 2 km circa.
Le small cells sono utilizzate all’interno di strategie di mobile data offloading (detto anche Wi-Fi data offloading) e permettono di rendere più efficiente l’utilizzo delle bande di trasmissione nello spettro radio.
Un mercato che cresce del +47% di valore l’anno
Tecnologie, sistemi e servizi che oggi sul mercato mondiale valgono circa 500 milioni di dollari, secondo il rapporto di Fortune Business Insight, ma che entro il 2028 è stimato raggiungere i 10 miliardi di dollari di valore.
I driver di questa crescita secondo i ricercatori sono diversi: a bordo degli aerei, ad esempio, i passeggeri vorranno guardare film, streaming di eventi e video ad altissima definizione, oppure saranno impegnati nella realtà virtuale e aumentata, o magari saranno in videochiamata, mentre a terra, negli aeroporti, la rete 5G sarà fondamentale per gestire enormi flussi di dati, anche legati alla sicurezza dell’infrastruttura e al monitoraggio in tempo reale delle condizioni di salute di passeggeri in transito.
Soprattutto, il 5G abiliterà tutto il potenziale dell’internet delle cose per la gestione dei passeggeri, dei bagagli, dei check-in, dei servizi di sicurezza, della robotica, degli spostamenti su mezzi elettrici (magari autonomi) all’interno dei terminal, per il funzionamento degli innumerevoli servizi offerti all’utenza in entrata ed in uscita.
Il prossimo passo sarà la mobilità connessa ed autonoma?
La Commissione ha anche aggiornato la decisione per le comunicazioni elettroniche su strada, rendendo disponibili le bande per il WiFi per connettere ad esempio veicoli (Vehicle-to-Vehicle) tra loro e questi con le infrastrutture viarie (Vehicle-to-Infrastructure).
Un passo decisivo verso la mobilità connessa ed autonoma, verso le smart road e secondo gli esperti anche per accelerare lo sviluppo del metaverso.
Stando a quanto comunicato da Bruxelles, gli Stati membri dovranno rendere disponibili le bande di frequenza 5GHz per l’utilizzo delle reti a bordo dei mezzi su strada al più tardi entro il 30 giugno 2023.
Il problema aperto della sicurezza
Oltre alle straordinarie potenzialità della rete 5G che prima o poi avremo modo tutti di sperimentare, non solo con degli smartphone, c’è anche una questione sicurezza che al momento sembra rimanere aperta. La Commissione europea ha definito sicura questa tecnologia, anche in volo, ma negli Stati Uniti, ad esempio, le cose stanno diversamente.
Negli Stati Uniti nei primi sei mesi del 2022 sono state registrate 540 segnalazioni di problemi in volo, mentre sono 132 i rapporti (forniti in modalità anonima) in cui sono state evidenziate criticità del tipo: disorientamento del mezzo, allarme di rischio impatto, attivazione improvvisa ed autonoma di comandi, valori anomali delle strumentazioni di bordo e problemi con i radioaltimetri (fondamentali per conoscere l’altezza di volo dal suolo).
La Federal Aviation Administration (Faa), l’autorità federale per l’aviazione civile, sta studiando soluzioni avanzate che consentano da un lato l’impiego delle reti 5G e l’offerta di servizi ai passeggeri, dall’altro di mantenere livelli di sicurezza adeguati agli standard previsti.
Stando alle comunicazioni della Faa, durante i primi nove mesi del 2022 sono stati più di 80 i casi di malfunzionamento segnalati soprattutto in fase di decollo e atterraggio, ma non solo, anche durante il sorvolo di aree montuose. Primo indiziato proprio l’antenna 5G (tra 3,7 e 3,98 GHz) che probabilmente operano troppo a ridosso delle bande di frequenza sfruttate dai radiometri (4,2-4,4 GHz).