Infrastrutture

5G, Strand Consult ‘Enti locali e permessi-lumaca bomba a orologeria per le nuove reti’

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Il costo di realizzazione e gestione dell’infrastruttura mobile associata ai prezzi in aumento per l’affitto dei siti sono fra i più pesanti da sostenere per le telco soprattutto in prospettiva 5G.

Le sfide e i costi associati al roll-out delle reti 5G e all’upgrade della copertura delle reti mobili non possono ricadere soltanto sugli operatori mobili. E’ necessario creare un circolo virtuoso che coinvolga tutti gli stakeholder coinvolti: dalla politica al regolatore, passando per i comuni, i proprietari dei terreni su cui poggiano i siti, i fornitori di infrastrutture e gli utenti. E’ quanto emerge da un recente studio pubblicato dalla società di analisi Strand Consult, che mette in evidenza le best practice internazionali (Usa, Regno Unito, Brasile, Cile, Danimarca) per la realizzazione più efficiente possibile delle nuove reti mobili.

Il report ‘How to deploy 5G: Best practices for infrastructure, regulation and business models’ si concentra in primo luogo sulle sfide in capo a operatori e regolatori nel rapporto con enti locali e proprietari dei terreni, che “sfruttano il processo sociale dello sviluppo dell’infrastruttura per guadagni privati – si legge nel report di Strand Consult – E’ ora che la industry del mobile prenda seriamente il problema e ne faccia una priorità”.

Il costo di realizzazione e gestione dell’infrastruttura mobile è uno dei più elevati per gli operatori. “Il costo può aumentare nel momento in cui i comuni e i proprietari dei siti si rendono conto di disporre di un monopolio sul sito scelto dall’operatore per costruire – si legge nel report – Le municipalità rendono difficoltoso il processo non solo aumentando i prezzi di affitto, ma anche imponendo vincoli sempre più stringenti per i permessi, prolungando l’iter di mesi se non di anni”.

Secondo stime di Strand Consult, il 20% delle infrastrutture di rete subisce ritardi o non viene realizzato per le difficoltà poste dalle autorità locali sul fronte dei permessi.

Secondo la società di analisi il quadro per gli operatori è peggiorato nel corso del tempo. L’iter per la costruzione di una singola nuova antenna 5G può durare da 12 a 38 mesi e costare una somma compresa fra 100mila e 250mila euro. “I costi di affitto in diversi paesi crescono fra l’8% e il 15% all’anno, in mercati dove il mercato registra Arpu in calo e prezzi in diminuzione. Il costo crescente dell’affitto per il terreno dei siti dove si trovano torri Tlc e antenne 5G è una bomba a orologeria per la industry mobile”, conclude il report.

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