La realizzazione delle nuove reti 5G in tutti gli Stati Uniti porterà con sé non solamente un imponente upgrade tecnologico, sia a livello industriale, sia di imprese, ma anche significativi vantaggi economici, sia in termini di aumento del prodotto interno lordo (Pil), sia per la creazione di nuovi posti di lavoro.
Il 5G metterà le ali all’economia USA
In uno studio pubblicato da Boston Consulting Group si stima che, complessivamente, la diffusione della rete 5G favorirà una crescita del Pil americano tra 1,4 trilioni di dollari e 1,7 trilioni di dollari entro la fine del 2030.
Anche per l’occupazione il nuovo standard di rete mobile potrebbe rappresentare una grande opportunità per gli Stati Uniti, soprattutto dopo l’impatto violentissimo della pandemia di Covid-19. Lo studio, infatti, si attende come effetto diretto e indiretto del 5G sull’occupazione tra 3,8 e 4,6 milioni di nuovi posti di lavoro entro i prossimi 10 anni.
L’impatto sul territorio: il caso di New York
Il documento, inoltre, ha approfondito questi dati a livello regionale e di singole città.
La nuova rete avrà un grande impatto su tutte le attività economiche, in ambito consumer, industriale e pubblico.
L’internet delle cose troverà numerose applicazioni, tra cui i progetti smart city, i piani per la mobilità autonoma e connessa, per lo sviluppo dell’industria 4.0 e l’automazione in generale, con rilevanti ricadute sul Pil, sul territorio e la sua amministrazione.
Ad esempio, per l’area di New York, si legge nello studio, è atteso dalla realizzazione di infrastrutture 5G e dall’utilizzo dei servizi che ne nasceranno un aumento del prodotto interno lordo cittadino pari a 77 miliardi di dollari entro il 2030.
Vantaggi per industria, costruzioni e servizi
Tornando a livello nazionale, i settori che vedranno una più consistente aggiunta al Pil da questa tecnologia sono quelli relativi a information service, manifatturiero e servizi professionali, seguiti dalle costruzioni e dall’ambito sanitario.
Il maggior numero di nuovi occupati, invece, dovrebbe registrarsi (sempre entro il 2030) nel manifatturiero, nelle costruzioni e nel settore dell’information service.
Quest’ultimo dovrebbe generare 468 miliardi di dollari di aggiunta al Pil, con 450 mila nuovi posti di lavoro, tra cui le principali figure saranno: sviluppatori di software, data scientist, analisti della sicurezza delle informazioni, architetti di rete e i ricercatori/innovatori.
Il manifatturiero, infine, potrebbe risultare il settore economico che vedrà crescere di più l’occupazione indotta dal 5G, cioè 489 mila nuovi posti di lavoro, mentre in termini di Pil l’aggiunta è stimata attorno ai 212 miliardi di dollari.