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5G, soltanto il 30% delle connessioni in Europa. In Italia copertura alta, ma vero 5G fermo al 7%

5G

L’Europa indietro nella corsa al 5G

A cinque anni dal lancio, la diffusione del 5G in Europa è ancora limitata: soltanto il 30% delle connessioni mobili utilizza questa tecnologia, un dato nettamente inferiore rispetto a Nord America e Asia, dove si supera già il 50%. Il tema è stato al centro del Mobile World Congress di Barcellona, dove gli operatori e i produttori hanno ribadito la necessità di accelerare per non perdere competitività.

Le cause del ritardo

Gli esperti individuano diverse cause per la lenta adozione del 5G in Europa:

La speranza del “vero” 5G

Una possibile svolta potrebbe arrivare con la diffusione del 5G standalone, una versione più avanzata che funziona su una rete interamente 5G e permette prestazioni migliori. Questa tecnologia potrebbe attrarre in particolare le imprese, facilitando lo sviluppo di reti private su misura per esigenze specifiche.

Prospettive future

Secondo le stime della GSMA, il 5G diventerà la tecnologia dominante in Europa soltanto a partire dal 2026. Gli operatori, nel frattempo, stanno cercando strategie per convincere sia il pubblico che le aziende a compiere il salto tecnologico.

📊 Tabella riassuntiva

AspettoSituazione attualeOstacoli principaliProspettive future
Diffusione del 5G in Europa30% delle connessioni mobiliBassa redditività, mercato frammentato, regolamentazioni restrittiveMaggior adozione prevista dal 2026
Diffusione in Nord America e AsiaOltre il 50%Minori barriere regolatorie, maggiore domandaContinua espansione
Domanda dei consumatoriAncora limitata4G soddisfacente, costi elevatiNecessaria maggiore comunicazione sui benefici
Evoluzione tecnologica5G “non standalone” prevalenteTransizione lenta al 5G completoLa 5G standalone potrebbe rilanciare il settore

Diffusione del 5G in Italia: tra copertura estesa e sfide tecnologiche

In Italia, la diffusione del 5G ha raggiunto livelli significativi, con una copertura che, secondo diverse fonti, varia tra il 96% e il 99,7% della popolazione.

Questo risultato colloca il Paese ai vertici in Europa per estensione della rete 5G. Tuttavia, è importante sottolineare che gran parte di questa copertura è ottenuta attraverso il Dynamic Spectrum Sharing (DSS), una tecnologia che consente l’utilizzo delle frequenze 4G per fornire servizi 5G.

5G Non Standalone (NSA) e Standalone (SA)

Il 5G attualmente diffuso in Italia è principalmente di tipo Non Standalone (NSA), che si appoggia alle infrastrutture 4G esistenti. Secondo dati del 2023, la copertura 5G SA era al 7,3%, posizionando l’Italia tra gli ultimi Paesi in Europa per questa tipologia di rete.

La transizione verso il 5G Standalone (SA), che opera su una rete core completamente 5G e offre prestazioni superiori, è ancora in fase iniziale. Nel 2023, la diffusione del 5G SA ha registrato una crescita, con 47 operatori a livello globale che hanno adottato questa tecnologia, ma l’Italia è ancora in fase di sviluppo in questo ambito.

Prospettive future

Per colmare il divario tecnologico e sfruttare appieno le potenzialità del 5G, l’Italia dovrà accelerare l’implementazione delle reti Standalone, superando le attuali limitazioni infrastrutturali e normative. Questo passaggio è fondamentale per garantire servizi avanzati e competitività nel contesto europeo e globale.

📊 Tabella riassuntiva sulla diffusione del 5G in Italia

AspettoSituazione attualeNote
Copertura 5G totale96% – 99,7% della popolazioneElevata copertura grazie al DSS
5G Non Standalone (NSA)7,3% nel 2021Bassa diffusione rispetto ad altri Paesi europei
5G Standalone (SA)In fase inizialeNecessaria per sfruttare appieno le potenzialità del 5G
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