Sperimentazione

5G, Roma accende l’antenna. Turismo, mobilità e sicurezza primi ‘Verticals’

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La sindaca Virginia Raggi accende la prima antenna 5G nell’ambito del tavolo #Roma5G aperto dal Campidoglio con Fastweb, Ericsson e tutti gli operatori. Lasagna (Fastweb): ‘Fibra, cabinet e frequenze fondamentali per il 5G’.

Prime prove di 5G reale oggi a Roma, con l’accensione della prima antenna del nuovo standard wireless alla Biblioteca Fabrizio Giovenale, zona Casal de’ Pazzi, nell’ambito del protocollo #Roma5G fra Roma Campidoglio e i maggiori operatori, Fastweb e Ericsson in primis. Oggi la prima dimostrazione delle potenzialità del collegamento 5G, a 20 gigabit al secondo di velocità, latenza nell’ordine dei millesimi di secondo e capacità di banda 20 volte superiore alle reti in circolazione.

Virginia Raggi: ‘5G discrimine fra vita o morte di un’impresa’

Saranno tre gli ambiti di sperimentazione dei primi casi d’uso o “Verticals” 5G nel 2018 a Roma, per lo sviluppo di applicazioni destinate all’Internet of Things per migliorare la qualità della vita di aziende e cittadini: turismo, sicurezza e mobilità urbana.   “A cinque mesi dalla stipula del protocollo per il 5G a Roma siamo qui ad accendere la prima antenna – ha detto la sindaca Virginia RaggiLa velocità di trasmissione dati garantita dal 5G sarà una linea importante che potrà determinare la vita o la morte di un’impresa, per questo Roma vuole essere all’avanguardia nella realizzazione delle reti di nuova generazione”.

5G moltiplicatore economico per il Campidoglio

Il 5G è considerato un moltiplicatore economico per il Campidoglio, in linea con studi internazionali come quello realizzato dal Governo inglese nel 2017, citato dalla sindaca Raggi, secondo cui ogni sterlina investita in 5G produce un ritorno di 8 sterline. La sindaca ricorda poi il tavolo permanente aperto con gli operatori sul 5G, che peraltro stanno finanziando la sperimentazione che è a costo zero per le casse comunali.

Flavio Marzano, assessora capitolina a Roma Semplice, ricorda che il 5G è una tecnologia che consente di trasmettere una quantità enorme di dati, anche più della fibra e ad un prezzo ridotto per unità di trasmissione, e che la sperimentazione consentirà alla Capitale “di attrarre nuove competenze internazionali – ha detto Marzano – a breve lanceremo iniziative con le start up”.

Andrea Lasagna (Fastweb): ‘Fibra, cabinet e frequenze fondamentali per il 5G’

“L’ultrabroadband ormai è una commodity, come l’acqua e l’elettricità – ha detto Andrea Lasagna, Technology Officer di Fastweb – deve essere accessibile a tutti in tutto, per creare una digital transformation che cambia il modo di comunicare della PA con cittadini e imprese”, dando il via a nuovi servizi per consumatori e aziende basati su bassissima latenza e capacità di banda 20 volte superiore a quella attuale. “La fibra sarà necessaria per il 5G – aggiunge Lasagna – e tutti gli investimenti in questa direzione sono giusti. Saranno necessari i cabinet (Fastweb ne conta 4.600 a Roma, fondamentali per il collegamento con le antenne 5G). Saranno necessarie le risorse frequenziali, e quest’anno ci sarà l’asta 5G pietra miliare in Italia per creare l’ecosistema 5G”. Frequenze che Fastweb metterà a disposizione della sperimentazione a Roma, dove nei suoi 18 anni di vita ha investito 250 milioni e dove l’azienda annuncia intende installare 2mila access point WiFi come primi punti di accesso per nuovi servizi legati alla smart city. Nel 2018 Fastweb individuerà inoltre micro e macro siti per le installazioni delle antenne 5G e i primi “use case” saranno pronti entro il 2018.

Riccardo Mascolo (Ericsson): ‘Reti 5G fatte a fette per diversi servizi’

Roma sarà quindi “una delle prime capitali a testare il 5G, grazie alla collaborazione di Ericsson con Fastweb e il Campidoglio nell’ambito di #Roma5G – ha detto Riccardo Mascolo, Head of Strategy and Business Development di Ericsson Italia – Ericsson porta in dote il suo know how tecnologico sulle reti e le competenze in R&S di 600 persone attivamente coinvolte nella sperimentazione romana, con investimenti globali di 3 miliardi di euro all’anno sul 5G”. Il 5G è stato disegnato per l’Internet of Things e per erogare servizi con esperienza immersiva a 20 gigabit al secondo a bassissima latenza a moltissime persone contemporaneamente. “C’è una particolarità che caratterizza le reti 5G, quella di poter essere “affettate” (sliced) a seconda del servizio – aggiunge Mascolo – la speirmentazione a Roma ci consentirà di valutare e individuare le applicazioni migliori che saranno pronte entro il 2018”.

Tre Verticals oggetto della sperimentazione

Mascolo fa poi una carrellata sui servizi 5G che saranno testati a Roma quest’anno.

  • Turismo: l’obiettivo è portare a valore il patrimonio artistico della Capitale, con nuovi servizi basati su realtà aumentata e virtuale da applicare ai siti archeologici, ai musei, per la ricostruzione virtuale di antiche rovine che magari oggi non esistono più ma che possono rivivere (in real time, grazie a speciali visori) per una visita a 360° di Roma. Il 5G permetterà di portare in Cloud diverse applicazioni, liberando così lo smartphone e consentire la fruizione di servizi di realtà immersiva. Saranno individuati siti archeologici o ambienti museali in cui arricchire l’esperienza del visitatore attraverso applicazioni di realtà virtuale e aumentata, che consentiranno in alcuni casi la ricostruzione di ambienti non più accessibili o esistenti.
  • Mobilità urbana: applicazioni potenziali riguardano la sicurezza a bordo dei mezzi pubblici, con un sistema di videosorveglianza in alta definizione. Servizi di tracciamento automatico del viaggio. Analisi continua dei dati dei mezzi (telemetria di bordo, per ricevere segnalazioni in real time di eventuali guasti). I mezzi pubblici della Capitale potranno misurare in tempo reale i livelli di inquinamento dell’aria e trasmettere i dati a chi di dovere. Il sistema di tariffazione e bigliettazione potrà cambiare, passando dal tradizionale ticket a tempo (75 minuti) a una modalità di pagamento wireless pay per use. Le prenotazioni per i mezzi destinati ai disabili potranno essere automatizzate. Si potranno creare “corsie preferenziali” nel traffico di Roma per i mezzi di soccorso e di sicurezza, calcolando i percorsi meno trafficati e agendo anche sui semafori, per accelerare gli interventi ad esempio di un’ambulanza, in ottica di “semafori on demand”.
  • Sicurezza: sistemi di telesorveglianza a distanza in altissima definizione, ad esempio a bordo dei mezzi pubblici.

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