la lettera

5G, Roma a rischio digital divide. A San Saba l’Aventino Tecnologico. Lettera a Favino

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Lettera aperta a Pierfrancesco Favino, volto della protesta dei comitati contro l'antenna di San Saba mentre il Comune di Roma ha lanciato il progetto Roma 5G, con un finanziamento di 100 milioni di euro per portare la connettività nelle 100 piazze più importanti della città.

Caro Pierfrancesco Favino, sei uno dei miei attori preferiti. Apprezzato a livello internazionale. Ti ho visto recentemente in Montecristo e in Buscetta. Sei l’attore preferito di mia moglie, ma ora le dovrò dare un dispiacere con questa lettera per te, perché sul 5G sei protagonista di una battaglia anacronistica, fuori dal set cinematografico.

Caro Favino, ti sei prestato a fare da testimonial dei comitati cittadini contro un’antenna 5G a San Saba a Roma, che rischia di creare un effetto a cascata, che pure chi non è convinto lo convinci perché un tuo fan.

Una capitale europea in digital divide e tu, caro Favino, tu che ti metti a fare il don Chisciotte senza mulini a vento?
Sei diventato testimonial dei comitati cittadini contro un’antenna 5G a San Saba, di una protesta che rischia di fare da traino a una rivolta più ampia, spingendo Roma verso un isolamento tecnologico che non ha alcun senso. Una capitale europea in digital divide per un capriccio estetico e una paura infondata è un’assurdità totale. Roma senza 5G sarebbe davvero una scelta anacronistica. Perché 5G no e invece 4G sì, se usano gli stessi campi elettromagnetici?

Si chiama Nimby (Not in my backyard) l’atteggiamento di chi vuole il progresso ma non vuole che questo progresso avvenga passando per il suo giardino di casa.
Cioè fermare l’acqua con le mani.
Caro Favino, ti informo che il PNRR prevede 3,4 miliardi di euro per la copertura ultrabroadband in Italia e un miliardo per il bando Italia 5G. E che la resistenza di alcuni sindaci a concedere permessi per le antenne sta impedendo l’uso di questi fondi, frenando lo sviluppo digitale del Paese? Chi combatte il 5G blocca il futuro, non solo per sé, ma per tutti.

Nel frattempo, il Comune di Roma ha lanciato il progetto Roma 5G, con un finanziamento di 100 milioni di euro per portare la connettività nelle 100 piazze più importanti della città e garantire il segnale 5G persino nella metropolitana, rendendo la capitale più moderna e competitiva in vista del Giubileo. Eppure, mentre si investe per il futuro, c’è chi preferisce voltargli le spalle.

Favino, sei pronto a rinunciare al tuo smartphone?

Caro Favino, sono certo che tu e la tua famiglia possediate smartphone e li usiate ogni giorno. Ma sai che la vera sorgente delle onde elettromagnetiche contro cui ti scagli è il tuo cellulare? Lo sai che più lontana è l’antenna che “parla” con il tuo smartphone, più forte è il campo elettromagnetico generato dal cellulare che tieni accanto all’orecchio? Se l’elettrosmog ti spaventa la coerenza vorrebbe che tu smettessi di usare il cellulare e le app di streaming che ti permettono di guardare film – compresi i tuoi.

Le vere conseguenze economiche

Rifiutare il 5G significa danneggiare non solo chi vive a San Saba, ma anche il turismo e il lavoro. Oggi i viaggiatori vogliono connessioni veloci per i pagamenti digitali, la realtà aumentata nei musei. Le reti mobili veloci possono garantire il costante monitoraggio della salute delle persone che vivono da sole. Senza 5G, San Saba diventerà meno attraente perché meno tecnologica, e gli immobili non si svaluteranno per la presenza di un’antenna, ma per la mancanza di connessione.

Come si potrebbe pensare allo smart working senza copertura?  Il piccione viaggiatore è ormai estinto, e comunque non mi sembra intelligente mettersi contro pure le associazioni a favore della tutela degli animali.

Chi lavora da remoto in questo quartiere cosa dovrebbe fare? Tornare in ufficio perché non c’è copertura mobile? E come la mettiamo con le ore perse nel traffico, lo stress e l’inquinamento atmosferico? Ecco, quello è l’inquinamento di cui bisognerebbe preoccuparsi, perché sui campi elettromagnetici la ricerca scientifica la sua valutazione l’ha fatta: non c’è prova che le onde elettromagnetiche dei cellulari provochino il cancro. Non ci sono evidenze scientifiche di malattie legate ai campi elettromagetici (Fonte Istituto Superiore di Sanità e l’ICNIRP, che è  il principale organismo internazionale che regola l’utilizzo delle frequenze radio).

Più antenne ci sono e meglio è perché la potenza si abbassa

Tanto più che secondo gli esperti mettere più antenne è quello che bisogna fare. Più antenne ci sono e minori sono le emissioni. È un concetto alla base della telefonia cellulare.

Più antenne ci sono, più il segnale che ognuna di queste antenne deve emettere diminuisce, perché le celle sono più piccole e serve meno potenza per arrivare ai bordi di ognuna di queste celle e coprire tutto il territorio.

L’estetica della protesta: il vero degrado urbano

Un’antenna è brutta? Eppure nessuno protesta per i cartelloni pubblicitari abusivi, le auto in doppia fila, i cavi elettrici sospesi ovunque. La modernità ha un costo visivo, ma porta benefici enormi. E se proprio l’aspetto estetico è un problema, esistono soluzioni di design per mascherare le antenne senza privarsi della tecnologia.

San Saba può permettersi di restare indietro?

Se ogni quartiere adottasse la stessa posizione di San Saba, Roma diventerebbe una città con connettività a macchia di leopardo, affetta da un assurdo paradosso: segnale 5G pieno nella metropolitana, navigazione impossibile per strada…

Ma la digitalizzazione non è un optional: è il futuro. Il 5G è essenziale per lo smart working, la telemedicina, la sicurezza pubblica e persino per l’intrattenimento. Sai che senza il 5G Broadcast la trasmissione di eventi live, come concerti e partite, sarebbe limitata? Perfino il settore del cinema, di cui fai parte, si affida sempre più alla connettività veloce per produzione e distribuzione. E come ti vediamo? Come negli anni 90? Tutti attaccati al televisore?

Allora, caro Favino, forse dovresti chiederti: vuoi davvero chiuderti nell’Aventino digitale di San Saba? O vuoi che Roma resti una capitale moderna e competitiva? Quale parte vuoi avere? La speranza è che tu possa rifletterci e ripensarci.

Benvenuto a Telecommunications of the Future by 5GItaly

Per condividere anche con te i potenziali benefici del 5G e delle Telecomunicazioni del futuro, sono ben lieto di invitarti come graditissimo ospite alla prossima edizione del convegno promosso dal CNIT Telecommunications of the Future by 5GItaly, che si terrà il prossimo 9 aprile a Roma.

Insomma un consiglio: facciamo fare le cose a chi le sa fare.
Altrimenti domani i medici faranno gli attori, i tecnici i registi, gli ingegneri i fonici.
Perché tra i tanti esperti del nonsense, non ci sarebbe più spazio per chi le cose sa farle e le fa bene.
Pensaci.
Con rispetto.
Saluti – Key4biz

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