“Dobbiamo adeguarci alle norme a livello internazionale ed europeo, anche perché facciamo parte dello stesso mercato. Ovviamente questi temi riguardano anche la percezione della salute pubblica dei cittadini”. Lo ha dichiarato, parlando del 5G, Edoardo Rixi, viceministro delle Infrastrutture e trasporti, braccio destro di Matteo Salvini, intervistato a 24 Mattino su Radio 24. “Il 5G – ha aggiunto – è il futuro per il nostro Paese, soprattutto per quanto riguarda la gestione intelligente delle infrastrutture. Noi abbiamo più ponti e gallerie del resto d’Europa, se non digitalizziamo una serie di processi non riusciremo mai ad avere una sicurezza con tassi elevatissimi in tutta la nostra rete, così come non riusciremo mai ad avere un cablaggio reale delle gallerie, sia ferroviarie sia autostradale sia stradali”. Il Paese, ha precisato, deve “accettare le tecnologie e gestirle, monitorando il fatto che la salute come un bene di cui non possiamo fare a meno”.
Dichiarazioni di apertura verso l’adeguamento dei limiti elettromagnetici in vigore nel nostro paese alla media Ue. Dichiarazioni che lasciano quindi la porta aperta ad una posizione favorevole del Carroccio nei confronti dell’innalzamento dei limiti, dopo che nei giorni scorsi era emersa la contrarietà del partito di Salvini ed il conseguente stralcio della misura dal Ddl Concorrenza in discussione.
A quanto pare, ci sarebbero posizioni discordanti all’interno della Lega rispetto all’innalzamento dei limiti elettromagnetici: da un lato, Matteo Salvini aperto all’adeguamento, dall’altro il ministro Giancarlo Giorgetti, contrario all’intervento normativo, diniego già registrato da parte della Lega ai tempi del Governo Draghi, come confermato dall’ex ministro per il Digitale Vittorio Colao.
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