Vodafone Group e Telecom Italia sono in trattative per costruire congiuntamente in Italia una rete wireless di prossima generazione, condividendo i costi del roll-out e accelerando l’implementazione delle connessioni ad alta velocità.
L’indiscrezione arriva da Bloomberg, secondo cui le due società hanno firmato un accordo sulle potenziali sinergie per la realizzazione di una rete 5G condivisa, con l’obiettivo di raggiungere una possibile intesa nel primo trimestre del 2019.
La partnership potrebbe includere la condivisione di torri radio, dei siti e delle apparecchiature di rete nonché lo sharing delle frequenze acquisite alla recente sanguinosa asta 5G, alla quale Vodafone e Tim hanno speso complessivamente 4,8 miliardi su 6,55 miliardi totali.
L’accordo tra i due rivali permetterebbe di accelerare il lancio dei nuovi servizi mobili di prossima generazione, a partire dall’IoT e dai nuovi servizi Industria 4.0 che sono in cantiere nelle città della sperimentazione del Mise (Milano, L’Aquila, Bari, Matera e Prato).
La possibilità di sinergie in ottica 5G è stata evidenziata anche dal ministro dello Sviluppo Economico e del Lavoro Luigi Di Maio, che in un’intervista a Massimo Giletti su La7 ha citato anche il 5G nel quadro del progetto di operatore unico della rete promosso dal Governo per spingere sull’ultrabroadband e la diffusione di Internet nel paese. La duplicazione delle reti rappresenta un onere finanziario pesante per gli operatori che dovranno per forza immaginare accordi e sinergie vista la spesa superiore alle aspettative per l’acquisizione delle frequenze.
Tim, dal canto suo, sta rispondendo alle pressioni politiche del Governo avviando negoziati sempre più concreti con Open Fiber. Negoziati che potrebbero ulteriormente accelerare dopo la sfiducia lampo all’amministratore delegato Amos Genish.
Il ministro Di Maio vuole chiudere il dossier della rete Tim entro l’anno.