Saranno 2,6 miliardi gli abbonati al 5G nel 2025 a livello globale e per allora il nuovo standard avrà raggiunto una copertura del 65% della popolazione e gestirà il 45% di tutti i dati mobilità. Queste le previsioni del Mobility Report di Ericsson, secondo cui il traffico medio per smartphone fra sei anni passerà dagli attuali 7,2 GB a 24 GB, un incremento dovuto in parte a nuovi comportamenti come la fruizione massiccia di streaming e realtà virtuale.
5G, 13 milioni di abbonamenti nel 2019
Oggi, secondo il report di Ericsson, in Corea del Sud si sono registrati 3 milioni di abbonamenti 5G nel periodo fra aprile e settembre 2019. Il lancio commerciale del 5G in Cina a fine ottobre ha spinto ad una revisione al rialzo delle previsioni, con i nuovi abbonamenti 5G visti passare da 10 milioni a 13 milioni entro fine anno.
5G, servono applicazioni
Secondo Fredrik Jejdling, executive vice president e head of networks di Ericsson, la questione adesso è quanto rapidamente il settore sarà in grado di trasformare gli use case più rilevanti in applicazioni pronte per i consumatori e le aziende. Tanto più che il 4G resta un forte portatore di connettività in molte parti del mondo. L’ammodernamento delle reti resta dunque un fattore chiave per il salto tecnologico richiesto dal 5G.
5G, Trend di crescita superiore all’LTE
Secondo il report, inoltre, l’aumento delle sottoscrizioni 5G sarà molto più rapido di quelle dell’LTE a partire dal Nord America, dove secondo le previsioni il 74% degli abbonamenti sarà in 5G nel 2025, a seguire l’Asia nord orientale con il 56% delle sottoscrizioni e l’Europa con il 55%.
IoT, previste 5 miliardi di connessioni nel 2025
Il numero complessivo di connessioni cellulari IoT raggiungerà 5 miliardi a fine 2025, rispetto a 1,3 miliardi alla fine del 2019, con una crescita media annua del 25%. La parte del leone, più della metà delle connessioni IoT, la faranno il NB-IoT e il Cat-M.
Traffico medio in aumento del 68%
L’incremento annuo del traffico globale nel terzo trimestre del 2019 resta elevato, pari al 68%, trainato dall’incremento di abbonamenti e smartphone soprattutto in India, ma anche in Cina, e più in generale dal calo dei prezzi.
Piani tariffari, il 5G costa il 20% in più del 4G
Per quanto riguarda i piani tariffari, il report evidenzia che mediamente gli operatori che hanno già lanciato il 5G propongono pacchetti che sono il 20% più cari rispetto alle offerte 4G più comparabili.
5G nuova linfa per le telco
Secondo la società di analisi finlandese Rewheel, l’incremento di prezzi per il 5G con offerte illimitate è una buona notizia per gli operatori, da troppo tempo impegnati in una guerra di prezzi che sta erodendo alle fondamenta i flussi di ricavi. Tanto che il prezzo medio di un abbonamento 4G nei 41 paesi della Ue e dell’Ocse è passato da 40 euro nel 2014 a meno di 25 euro nel 2019, mentre la quantità di gigabytes inclusi nei pacchetti è più che triplicata nello stesso periodo passando da 4 a 14 giga.
Un altro trend in atto, secondo Rewheel, è la progressiva transizione dei consumatori da abbonamenti a banda larga fissa verso il mobile, il che genera nuove fonti di ricavi da mobile per gli operatori.
In altre parole, secondo gli analisti scandinavi l’avvento e la diffusione del 5G in qualche modo andrà a detrimento del broadband fisso. Sarà interessante quindi verificare in che percentuale la cannibalizzazione del wireless influirà sul mercato globale del fisso.