La tregua fra industria aereonautica e Tlc negli Usa sull’accensione del 5G non risolve alla radice il problema die timori di interferenze da parte delle compagnie aeree. L’accordo siglato fra AT&T e Verizon con la FAA (Federal Aviation Association) per ritardare di due settimane al 19 gennaio l’accensione del 5G in banda C (3.4-3.8 Ghz) dà un po’ di tempo in più all’industria aeronautica americana per risolvere il problema dei rischi interferenza temuti dalla industry.
Leggi anche: 5G negli Usa, braccio di ferro su rischio interferenze fra compagnie aeree e Tlc
Nel frattempo, nei prossimi sei mesi la potenza del segnale 5G nei pressi di alcuni aeroporti sarà limitata per consentire all’industria aeronautica americana di sperimentare soluzioni in linea con i stringenti criteri di sicurezza in vigore negli Usa. Lo scrive oggi fra gli altri il Wall Street Journal, aggiungendo che l’obiettivo al momento è quello di creare delle zone cuscinetto (a prova di interferenza) intorno ad alcuni aeroporti per evitare ogni tipo di rischio. La FAA teme di fatto che alcune apparecchiature di sicurezza a bordo degli aerei più dati e gli altimetri dei radar a terra possano subire interferenze dal 5G.
Biden fa da paciere, la nota della Casa Bianca
Persino il presidente Usa Joe Biden con una nota ufficiale della Casa Bianca è intervenuto per fare da paciere nel conflitto in atto fra le due industry l’una contro l’altra armata sul 5G.
“Questo accordo garantisce che non ci saranno interruzioni del servizio aereo nelle prossime due settimane – si legge nella nota della Casa Bianca – e consentirà di ridurre in maniera sostanziale ogni interruzione di volo quando AT&T e Verizion lanceranno il 5G” il 19 gennaio prossimo. In soldoni, Biden cerca di salvare capra (il 5G) e cavoli (regolarità dei voli). Ma non sarà una passeggiata di salute nemmeno per la sua amministrazione.
Zone cuscinetto intorno ad una cinquantina di aeroporti
I timori della FAA (Federal Aviation Association) riguardano in primo luogo il rischio di interferenza fra il 5G e gli altimetri dei radar, che misurano la distanza degli aerei dal suolo. Nel quadro della fragile tregua raggiunta la FAA farà una lista di una cinquantina di aeroporti soggetti a restrizioni di segnale 5G per i prossimi sei mesi.
Per quanto riguarda la riduzione della potenza del segnale 5G, il modello da seguire è quello della Francia.
I negoziati inoltre si stanno focalizzando sulle dimensioni (quanto ampia la superficie da proteggere?) delle zone cuscinetto (scevre di 5G?) intorno agli aeroporti.
“Non è certo un problema che si risolve nel giro di due settimane”, ha detto al Wall Street Journal Eric Fanning, Ceo della Aerospace Industries Association, l’agenzia aerospaziale Usa, che ricorda tuttavia come una parte importante dell’accordo riguardi la condivisione delle informazioni, che permetteranno di svolgere test ancor più efficaci.
C’è da dire che Verizon ha speso 53 miliardi di dollari per accaparrarsi le frequenze, più di qualunque altro operatore. Un dato che l’amministrazione Biden non potrà certo ignorare.
Leggi anche: Il business del Cloud ingloberà (anche) il 5G e la industry delle Tlc?