Meglio una rete privata o lo slicing della rete? Dipende, a volte lo slicing, vale a dire l’affettamento della rete, è una soluzione migliore per rispondere alle esigenze del cliente, in attesa delle tanto agognate reti 5G standalone, che nel nostro paese sono indietro per diversi motivi, fra cui in primis la necessità di ingenti investimenti per la loro realizzazione. Investimenti che al momento gli operatori, quanto meno in Italia, hanno qualche difficoltà economica a realizzare.
In attesa del 5G standalone
Nel Regno Unito BT ha reso noto che la sua rete 5G standalone sarà lanciata alla fine del 2024 e per quanto riguarda le private network l’ex incumbent britannico ammette che per ora le aziende non fanno certo la fila per acquistarle dagli operatori.
L’approccio delle imprese è un po’ diverso. Dicono, qui c’è un problema, aiutami a risolverlo. Ed è questo che fanno gli operatori, analizzano insieme all’azienda il problema da risolvere e cercano di immaginare il modo migliore per risolverlo, usando la soluzione di rete più adeguata a seconda delle volte.
Reti private personalizzate
In generale, il trend delle private network dal punto di vista degli operatori è positivo, in particolare grazie ad una crescente domanda in settori come automotive, manufacturing, healthcare, porti, logistica e luoghi dedicati allo sport ed eventi di intrattenimento, come stadi, palazzetti e arene.
Le private network stanno andando bene secondo Telenor, con molti settori che stanno ora procedendo verso le reti private, e positivo è il giudizio anche di Verizon, secondo cui l’attività sta realmente convertendo queste opportunità in reti differenziate reali, dinamiche e trasformative per i clienti.
Lo slicing ad hoc contro i punti deboli
Tuttavia, nel crescente interesse per le reti private, spesso si riscontra anche la necessità di ricorrere allo slicing di rete per risolvere esigenze meno complesse.
Lo slicing è sicuramente qualcosa che sta giocando un ruolo importante, soprattutto nel processo di passaggio alle reti 5G standalone in atto o in cantiere per tutti gli operatori.
Ad esempio, per BT lo slicing sulla rete pubblica potrebbe essere ciò che serve per risolvere un particolare punto debole del cliente.
Telenor, dal canto suo, segue un approccio simile a quello di BT, iniziando dalle esigenze del cliente, scoprendo come risolvere i casi d’uso iniziali e quindi ricavandone più valore.
Telenor può implementare reti private in due modi: o su apparecchiature dedicate in sede, che potrebbero essere potenzialmente completamente autonome. E il secondo caso è che fa parte della rete pubblica. E lo slicing è fattibile in entrambe queste implementazioni, dipende dalle esigenze.
Investimenti in reti private 5G in crescita del 42% all’anno a 3,5 miliardi di dollari nel 2027
Questa visione concorda sicuramente con un nuovo rapporto della società di analisi SNS Telecom & IT, intitolato “Private 5G Networks: 2024 – 2030”, che suggerisce che l’impatto reale delle reti 5G private “sta diventando sempre più visibile, con diversi vantaggi pratici e tangibili”.
“Rispetto alla tecnologia LTE, le reti 5G private possono soddisfare requisiti di prestazioni molto più esigenti in termini di throughput, latenza, affidabilità, disponibilità e densità di connessione”, ha affermato il rapporto. “In particolare, le capacità URLLC e mMTC del 5G, insieme a un percorso di transizione a prova di futuro verso le reti 6G negli anni ’30, lo hanno posizionato come un’alternativa praticabile alle connessioni cablate fisicamente per comunicazioni di livello industriale tra macchine, robot e sistemi di controllo”. Il rapporto prevede che gli investimenti annuali nelle reti 5G private per i settori verticali cresceranno a un CAGR di circa il 42% tra il 2024 e il 2027, arrivando infine a quasi 3,5 miliardi di dollari entro la fine del 2027.