Lo spegnimento in atto del 3G da parte di molti gestori chiude i battenti ad una generazione mobile che davvero fece faville a suo tempo, aprendo la strada ad alcune delle applicazioni più popolari come ad esempio le videochiamate. Una popolarità, quella del 3G, che finora non è stata ancora raggiunta dal 5G, se mai lo sarà.
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La storia del wireless continua
La storia del wireless continua, ma con lo switch off del 3G un capitolo importante si chiude. Lo scrive Zdnet, rievocando la grande eccitazione prodotta dal 3G nel momento della sua prima accensione. Il mese scorso è stato il più grande player americano, AT&T, a mandare in soffitta il 3G. A breve sarà il turno di T-Mobile e poi di Verizon che lo spegnerà entro fine anno.
Con il traffico 3G che rappresenta una bella fetta de dati che transitano sulle loro reti, tutti e tre gli operatori sono motivati a riutilizzare lo spettro assegnato al 3G mentre continuano a costruire le loro reti 5G migliorando al contempo le prestazioni delle loro reti 4G. In tal modo, raccolgono quello che una volta era una sicurezza di gradimento per i consumatori per alimentare un futuro che finora ha suscitato un’alzata di spalle collettiva.
Niente nostalgici del 3G
Certo, nessuno è così nostalgico da voler tornare all’epoca dell’internet con modem dial up, perché ormai la pandemia ci ha abituato a Zoom a TikTok e servono connessioni che siano almeno 4g per sostenere il traffico mobile.
Ma anche se potrebbe rivelarsi oltre modo lento, il 3G ha aperto le porte a molte delle applicazioni mobili più popolari di oggi: messaggistica avanzata, condivisione di foto, accesso al Web mobile, streaming di musica e navigazione guidata. La sua affidabilità ci ha permesso per la prima volta di dare per scontata la connettività.
L’eredità del 3G sta aprendo la strada a una carovana di servizi wireless. La sfida del 5G è inventarne di nuovi.