Arqiva, la società inglese che gestisce 8mila torri di trasmissione per broadcaster e Tv, ha lanciato un primo test pilota di trasmissione 5G, disegnato per veicolare la banda larga mobile ai consumatori in potenziale concorrenza con Openreach, la società della rete di BT.
La società, che da tempo come gestore delle torri di trasmissione opera nel mercato del mobile, farà la sua sperimentazione a Londra, in collaborazione con Samsung, sfruttando la tecnologia Fixed wireless access per veicolare il segnale 5G.
Si tratta del primo ingresso di Arqiva in questo segmento di business, anche se la società ha fatto sapere che l’obiettivo non è quello di sottrarre clienti alle telco. La sperimentazione viaggerà sulla banda 28Ghz, di cui Arqiva detiene la licenza per il Regno Unito, una porzione di spettro già utilizzata per i test sul 5G in Corea del Sud, Giappone e Stati Uniti, ma leggermente superiore a quella individuata dall’Ofcom per i servizi 5G.
La banda larga via Fixed wireless consente un utilizzo massiccio dello spettro, che arriva direttamente a casa degli utenti, senza l’obbligo di passaggi intermedi nell’’ultimo miglio’ su rete fissa. Il Fixed wireless si pone così in potenziale concorrenza con il Fiber-to-the-premises (Fttp) e il G.fast, tecnologie di connettività fisse utilizzate appunto da Openreach e Virgin Media.
Il test di Arqiva è stato accolto positivamente dal governo di Londra, che ha messo sul piatto un miliardo di sterline per il 5G e che a breve dovrebbe presentare il suo piano nazionale per lo sviluppo del nuovo standard wireless.
In passato, esperimenti analoghi per il delivery del 5G attraverso il Fixed wireless non sono andati a buon fine nel Regno Unito.
In Italia i primi test di trasmissione 5G si terranno quest’anno in tre città diverse sulla banda 3.4-3.8 Ghz.