L’asta 5G in Francia si terrà fra il 20 e il 30 settembre. Lo ha stabilito l’Arcep, il regolatore transalpino, in linea con i desiderata del governo. In questo modo gli operatori si vedranno attribuire le frequenze tra ottobre e novembre. C’è da dire che l’asta si sarebbe dovuta tenere lo scorso 21 aprile, ma che la procedura è stata rimandata a causa della crisi sanitaria.
A gara andranno 11 blocchi da 10 Mhz ciascuno in banda 3.4-3.8 Ghz.
Il lancio commerciale delle reti 5G si avrà per decisione degli operatori.
Per quanto riguarda la data fissata per l’asta, se da un lato è d’accordo per fine settembre il ceo di Orange Stéphane Richard, non è dello stesso parere Martin Bouygues, che avrebbe preferito posticipare ancora la gara: secondo Bouygues la tecnologia 5G è promettente ma ancora lontana.
Più o meno dello stesso parere anche SFR, secondo cui non ci sarebbe tutta questa fretta di realizzare le nuove reti 5G nel breve periodo e che quindi rimandare di almeno sei mesi il lancio del nuovo standard non sarebbe stato un dramma. Secondo SFR sarebbe preferibile puntare prima sulla copertura 4G e della fibra nelle zone rurali.
Di parere completamente opposto Free, secondo cui la scelta preferibile è attribuire le nuove frequenze 5G il più presto possibile.
Orange, Bouygues Telecom, SFR e Free Mobile si sono guadagnate la partecipazione all’asta all’inizio di aprile e detiene un blocco di 50 Mhz in banda 3.5 Ghz, del valore di 350 milioni di euro ciascuno. I rilanci a fine settembre sugli 11 blocchi a gara da 10 Mhz ciascuno partiranno da una base d’asta di 70 milioni di euro per ogni blocco, con licenza d’uso di 15 anni. Dalla gara si attende un incasso di 2,17 miliardi di euro.