La Spagna ha annunciato di essere pronta per l’asta 5G che si terrà nei prossimi mesi. A gara andranno 200 Mhz di spettro in banda 3.6-3.8 Ghz. Lo spettro sarà diviso in 40 blocchi separati da 5 Mhz ciascuno, La base d’asta è stata fissata a 2,5 milioni di euro per singolo blocco. Il regolatore spagnolo ha anticipato che l’incasso complessivo della gara sarà di almeno 100 milioni di euro.
Il ministero non ha invece reso noto quando è prevista la gara per le altre frequenze 5G in Spagna, incluse nel piano nazionale, vale a dire la pregiata banda 700 Mhz, la banda 1.5 Ghz e i 2.6 Ghz.
Il termine ultimo per accreditarsi a partecipare alla gara è il 29 giugno. Lo spettro assegnato avrà una licenza di 20 anni. L’asta prevede un cap di 120 Mhz (un massimo di 24 blocchi) e per quanto riguarda Orange Espana, che detiene un blocco di 40 Mhz in banda 3.5 Ghz acquisito nel 2016, è stato fissato un cap ulteriore più restrittivo a 80 Mhz per la nuova gara.
Spicca la differenza nella configurazione dei lotti a gara rispetto all’Italia, dove l’asta per i 200 Mhz in banda 3.6-3.8 Ghz prevede quattro lotti da 80 Mhz e quattro lotti da 20 Mhz con un cap di 100 Mhz.
Telefonica dal canto suo ha reso noto che non avrà un’offerta commerciale 5G prima del 2020, e che gli operatori che invece puntano ad accelerare il lancio anticipando i servizi rischiano di mettere sul mercato prodotti di qualità inferiore agli standard richiesti dal 5G.
E’ per questo che Telefonica, in partnership con Ericsson e Nokia, sta puntando invece molto sull’attività di ricerca e che ha individuato in, Segovia e Talavera de la Reina, come le due città del paese che fungeranno da veri e propri laboratori dove testare i nuovi servizi.