Il video sarà la killer application del 5G. Ne è sicuro Francesco De Natale, CNIT e Università di Trento, intervenuto nel panel “Media ed Entertainment nell’era del 5G” in occasione del 5G Italy 2019 di Roma, promosso dal CNIT e organizzato da Supercom. Video che consumerà la maggior parte della banda a disposizione, fino all’80% secondo stime prudenti.
“E’ da qui che nascerà un ecosistema di servizi che creeranno nuovi modelli di busuness e nuove opportunità di crescita per le imprese, soprattutto grazie alla creazione di contenuti, alla loro distribuzione e consumo”, ha spigato De Natale.
Il 5G come fattore abilitante tante diverse tecnologie, come l’intelligenza artificiale, la realtà aumentate e virtuale, l’internet delle cose, mentre gli ambiti che verranno impattati maggiormente sono gli eventi sportivi e live, il gaming, l’intrattenimento. Lato tecnico, il 5G consentirà di sperimentare nuove soluzioni, come le telecamere a 360°, il coding, la risoluzione 4K e in futuro l’8K.
Dello stesso avviso è stato Luca Balestrieri, Direttore, Piattaforme e Distribuzione della RAI, secondo cui “il 5G sarà elemento di un cluster di tecnologie che va ad incidere nel settore dei media”.
“Nel medio periodo avremo una lenta dissoluzione del sistema mediatico – ha dichiarato Balestrieri – i contenuti tipici di una media company non stanno più all’interno del sistema tradizionale, ma di un ecosistema mediatico guidato dall’intelligenza artificiale. Un ambiente dentro al quale i contenuti fluttuano”.
Saranno i device intelligenti e connessi della nostra smart home a scegliere i contenuti mediatici offerti dal sistema, non noi, e questo abilita un nuovo modello di consumo, in cui tali tecnologie, gli assistenti virtuali di Amazon o Google, sembreranno ai nostri occhi device estremamente naturali, quasi famigliari.
Tornando all’intelligenza artificiale, Balestrieri ha ricordato l’importanza dei dati, che saranno il valore centrale attorno a cui ruoterà il 5G, tecnologia che rende sistemico, coerente e fluido questo nuovo ambiente mediatico.
Se il video sarà la killer application, non sarà da meno il settore del gaming. Sono proprio gli utenti di questo mercato di contenuti ed applicazioni a chiedere costantemente più banda, più velocità, migliore definizione e più alta esperienza utente, ha spiegato nel suo intervento Daniel Schmidhofer, CEO di Progaming Italia.
Occasione per capire da vicino come si sta evolvendo tale settore è stata la manifestazione Italian Esports Open di Vodafone a Milano su tecnologia 5G, che ha visto una grande partecipazione di giocatori da ogni parte del mondo, tale che sui canali di Progaming Italia si sono registrati oltre 60 milioni di accessi.
Il vantaggio che l’Italia ha accumulato nelle reti mobili, soprattutto negli anni passati, potrebbe tornare utile in termini competitivi in questo settore, a il gap sul mercato globale degli esport, ad esempio, è ancora consistente.