Opportunità e rischi per le telco con l’avvento del 5G. Ne ha parlato oggi Karim Taga, Managing Partner Telecommunications, Information Technology, Media & Electronics di Arthur D. Little, al 5G Italy, l’evento promosso dal CNIT e organizzato da Supercom in corso dal 3 al 5 dicembre al CNR.
5G grande occasione di business
In primo luogo, secondo Karim Taga, “il 5G rappresenta una grande occasione non soltanto per le Tlc ma per tutti i settori”. La competizione globale nella corsa nel 5G vede la Corea del Sud al primo posto, con l’Italia all’11esimo posto. In altri termini, l’Italia è oggi come oggi a metà strada fra paesi leaders e followers. Ma le cose possono cambiare rapidamente in un senso o nell’altro.
Modello di business
Per quanto riguarda il business model del 5G, secondo l’analista di Arthur D. Little questo si differenzia in modo piuttosto sostanziale da quello valido per precedenti generazioni mobili come il 2G o il 3G perché il 5G non è disegnato tanto per il mondo Consumer quanto per il mondo delle aziende.
La prima applicazione concreta del 5G è il FWA, ci sono inoltre soluzioni verticali per diversi mercati che vanno dall’Energy alla Mobility all’Infrastructure as a service per coprire facily come ad esempio gli stadi.
Uso locale dello spettro
Un trend alquanto diffuso in diverse città europee, ad esempio Vienna, sono i bandi specifici fatti per sviluppare una serie di soluzioni 5G in capo alla municipalità, che si è affidata ad una trentina di startup per lo sviluppo dei servizi. In altre città austriache, Graz e Linz, è stata la municipalità stessa che ha fatto richiesta per ottenere direttamente la gestione dello spettro, entrando così in concorrenza diretta con le telco tradizionali.
L’uso locale e privato del 5G sta prendendo piede in Europa. Esempi di questo nuovo utilizzo dello spettro sono quelli che arrivano dalla Francia, dove Air France, in collaborazione con gli aeroporti di Parigi e SNCF, ha acquisito spettro radio in slicing per realizzare una soluzione verticale per il mondo dei trasporti.
In concreto, il business model di Verizon con il 5G costa 70 euro al mese al consumatore finale. Però non è scontato che i consumatori sottoscrivano l’abbonamento perché è difficile spiegare perché abbonarsi. Quali sono in concreto i vantaggi, al di là di una connessione più rapida e bassissima latenza?
Il prerequisito per il 5G è la fibra. Non bastano 20 o 40 Mhz di spettro per il 5G, ma almeno 80 Mhz di spettro contigui.