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5G, in Giappone le prime antenne in vetro nelle finestre usate come stazioni radio base

Nasce dalla collaborazione fra JTowers e NTT Docomo con il produttore di vetro AGC l’idea di realizzare un’antenna di vetro in grado di trasformare le finestre di un edificio in vere stazioni radio base 5G.

Il primo prototipo è stato installato al Shinjuku 3-chome East Building di Tokyo, dove la finestra radio base è connessa all’infrastruttura 5G neutrale di JTower.

L’antenna può essere usata per servizi 5G in banda di frequenza ‘Sub6’ (410 MHz fino a 7125 MHz, conosciuta anche come FR1). “L’antenna in vetro è destinata a essere installata per migliorare l’ambiente di comunicazione negli spazi per eventi all’aperto e nelle strade adiacenti agli edifici dove è importante tenere in considerazione lo scenario, e l’uso della condivisione delle infrastrutture realizzerà un’espansione più efficiente delle aree 5G”, ha osservato JTower in una nota

“Si prevede che l’installazione del 5G all’interno degli edifici continuerà a progredire in modo aggressivo e si prevede che la necessità di condivisione delle infrastrutture continuerà ad aumentare dal punto di vista del miglioramento dell’efficienza dell’installazione della rete e delle considerazioni ambientali”, ha aggiunto la società.

In altre parole, questo genere di antenna sarebbe particolarmente indicato in edifici con vincoli paesaggistici dove la posa di una antenna potrebbe risultare complessa.

Breve storia dell’antenna per finestre

Con il marchio WAVEANTENNA, l’antenna è installata sulla superficie interna delle finestre. A parte il cablaggio, la WAVEANTENNA è un’apparecchiatura poco appariscente che spesso è nascosta alla vista, posizionata vicino alla parte superiore o comunque ai bordi di una finestra.

È compatibile con le frequenze nella banda 5G Sub6, ovvero segnali inferiori a 6 gigahertz (GHz). Le antenne Sub6 rappresentano parti critiche di un’implementazione 5G, poiché le loro gamme di frequenza inferiori penetrano barriere come muri ed edifici meglio delle porzioni di onde millimetriche sostanzialmente più larghe dello spettro 5G.

Una versione precedente del prodotto è stata lanciata nel 2020, mentre una versione in grado di gestire la condivisione da parte di più reti cellulari è stata introdotta l’anno scorso, secondo AGC. L’azienda sostiene che la sua antenna è ottimizzata per frequenze comprese tra 3,7 e 4,5 GHz, il che consente comunque una larghezza di banda sostanziale, sebbene non paragonabile a quella che potrebbe raggiungere un’ideale distribuzione 5G a onde millimetriche. (Le onde millimetriche possono fornire in genere una larghezza di banda compresa tra 10 e 50 GHz).

L’antenna in vetro può aiutare ad espandere la copertura 5G poiché la condivisione delle infrastrutture diventerà sempre più importante per gli operatori, aggiunge AGC. Oltre ad aumentare il numero di posizioni per le stazioni base, il dispositivo semplifica la selezione dell’altezza di installazione appropriata, secondo Ochiai.

AGC ha anche applicato le antenne in vetro 5G alle automobili, dove possono aiutare a ridurre i segnali persi. L’azienda segnala che gli utenti includono Halo.Car, un servizio di noleggio di veicoli elettrici su richiesta a Las Vegas che si basa su reti ad alta velocità per i conducenti remoti per consegnare le auto ai clienti.

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