Usare il camouflage di una pianta per far meglio accettare la presenza di antenne, piloni e tralicci nell’ambiente urbano delle città ma anche all’interno di luoghi chiusi. Questo l’obiettivo dell’accordo fra la startup Mube e il provider di antenne e tralicci per le telco francesi.
L’attivazione della prima antenna ‘vegetalizzata’ in Francia è prevista nel 2024 e sarà frutto dell’accordo triennale fra questa Mube, la startup specializzata in infrastrutture e tecnologie verdi, e TDF, che gestisce le antenne e i tralicci per diversi operatori francesi. Lo scrive oggi Les Echos.
Accordo triennale con TDF
La start-up Mube sta lavorando con l’operatore di infrastrutture di telecomunicazioni TDF per limitare l’impatto di carbonio delle antenne ripetitrici e renderle meglio accettate nelle città. Il potenziale di mercato è enorme: 20 milioni di antenne saranno installate in tutto il mondo entro il 2030.
È l’alleanza del giardiniere e dell’ingegnere delle telecomunicazioni, scrive Les Echos.
La sfida attuale di TDF è quella di integrare meglio le sue antenne nel paesaggio urbano. Lo sviluppo del 5G aggiunge un ulteriore vincolo: gli scatolotti, delle dimensioni di una scatola da scarpe, non saranno più posizionate sui terrazzi, ma più in basso, a volte a soli otto metri da terra. Allora perché non ‘vegetalizzare’ le antenne? Tra il 2024 e il 2030, 50.000 antenne dovranno essere installate nelle strade in Francia. Il fabbisogno globale è stimato a 20 milioni nei prossimi anni.
La soluzione di Mube
Le torri delle antenne integrano 240 piante mediterranee, solitamente presenti nella macchia, creando un ecosistema che permette anche di ridurre le isole di calore nel cuore dei centri urbani. Questi tralicci ‘vegetalizzati’ assorbono 180 kg di CO2 all’anno e il loro fabbisogno idrico è calcolato con precisione per evitare sprechi.
La collaborazione tra Mube e TDF consente quindi di rispondere alle richieste delle autorità locali e degli operatori di telecomunicazioni, di fronte a un dilemma: densificare la copertura di Internet aggiungendo verde per rendere queste strutture più accettabili per i residenti locali. Le due società hanno quindi firmato una partnership esclusiva il 6 dicembre 2022 per tre anni.
I test sono previsti presso il campus sperimentale di Fort Romainville.
La prima antenna sul campo sarà montata in un luogo ancora inedito nel 2024.