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5G, impatto economico e sociale della sua diffusione in Italia (video)

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Come quantificare gli effetti economici e sociali del 5G in particolare nella Logistica. Questo il contributo del report della Fondazione Ugo Bordoni (FUB) con IRPET. Ecco il webinar dedicato.

Come quantificare gli effetti economici e sociali del 5G a livello nazionale e in particolare sul settore specifico della Logistica italiana. E’ questo il contributo del report realizzato dalla Fondazione Ugo Bordoni (FUB) in collaborazione con IRPET (Istituto Regionale per la Programmazione Economica della Toscana), presentato nel corso di un webinar che si è tenuto il 13 aprile, aperto dalla Sottosegretaria allo sviluppo economico Anna Ascani. Al centro del dibattito lo studio congiunto FUB-IRPET che ha fornito stime di impatto del 5G su scala nazionale, in prospettiva multiregionale e multisettoriale.

Nell’ambito della successiva Tavola rotonda, a partire dai risultati, il ruolo del 5G nel ridisegnare gli ecosistemi economici e sociali del nostro Paese.

Al webinar hanno partecipato Antonio Sassano, Presidente Fondazione Ugo Bordoni; Anna Ascani, Sottosegretaria allo Sviluppo economico; Eric Gaudillat, Capo settore Connettività 5G, DG CONNECT, Commissione Europea; Giacinto Matarazzo, ricercatore FUB; Renato Paniccià, ricercatore IRPET; Barbara Bonciani, Assessora al Porto e all’Innovazione, Comune di Livorno; Massimo De Minicis, ricercatore INAPP; Michele Polo, Università Bocconi – Milano; Donatella Proto, DG Scerp – Mise.

L’incontro prosegue l’attività di riflessione pubblica sul web dedicata dalla Fondazione Bordoni a ricercatori, professionisti dell’Ict nel settore pubblico e in quello privato, funzionari della Pa ed appassionati di tecnologie digitali avviata nel corso degli ultimi anni con il format dei Fubinar (qui gli incontri precedenti: www.fub.it/seminari-fub/).  

Antonio Sassano (FUB): ‘Come si quantifica l’effetto del 5G’

Quando si parla di 5G, “Siamo sempre abituati a quantificare gli effetti di questa tecnologia, che garantirà un vero salto quantico, definita come ‘general purpose’ alla stregua dell’elettricità e del treno a vapore – ha detto Antonio Sassano, presidente della FUB – ma come si fa a quantificare, a calcolare e a misurare questo impatto? E’ di questo che abbiamo parlato in questo report realizzato dalla Fondazione Ugo Bordoni, con particolare riferimento al settore specifico della Logistica. E’ questo il nostro contributo, anche a livello europeo, per aiutare a quantificare gli effetti del 5G”.

Anna Ascani (Mise) ‘Italia pioniera sul 5G ora recuperare piccolo ritardo nella diffusione’

“L’impatto del 5G lo vedremo in diversi ambiti, dalla telemedicina alla mobilità, dalla logistica ai servizi al cittadino – ha detto la sottosegretaria del Mise Anna Ascani – il 5G è una tecnologia assolutamente pervasiva e abilitante di tanti altri cambiamenti e di tante altre tecnologie come l’IoT, l’intelligenza artificiale, il Cloud”.

L’Italia nel panorama internazionale ed europeo non è in posizione di svantaggio, perché siamo stato tra i primi a partire nell’implementazione.

“Ora però c’è da recuperare un relativamente piccolo ritardo nella diffusione del 5G sulle aree popolate rispetto alla media europea di circa 5 o 6 punti percentuali rispetto alla media europea – ha detto Ascani – sicuramente hanno pesato il lockdown e altre difficoltà di natura burocratica”.

L’importante, anche grazie al bando Italia 5G con fondi del Pnrr per 2 miliardi di euro, è proseguire con la copertura e anche con la sperimentazione di nuove applicazioni. Magari replicando in diversi settori produttivi quanto emerge ad esempio in quello audiovisivo, spesso antesignano e capofila di cambiamenti che si diffondono poi a macchia d’olio in diversi ambiti produttivi. In questo senso si legge un nuovo bando da 5 milioni di euro per 5G e audiovisivo, destinato non soltanto agli operatori Tlc ma anche ai fornitori di contenuti audiovisivi.   

Però, “Il 5G non può diventare soltanto un 4G plus – chiude Ascani – non abbiamo molto tempo come sistema Italia per stare al passo con i nostri competitor europei ed internazionali”.

Eric Gaudillat (DG Connect): Gli obiettivi della Ue nel Digital Compass 2030

Nel suo intervento Eric Gaudillat, Capo settore Connettività 5G, DG CONNECT, Commissione Europea, ha sintetizzato il ruolo e la tabella di marcia fissata dalla Commissione Ue per lo sviluppo del 5G anche grazie ai fondi del PNRR. L’interesse di Bruxelles oltre che sugli obiettivi di copertura è fissato anche in primo luogo sullo sviluppo di Vertical e applicazioni concrete, basate sul 5G, a favore di cittadini e imprese…

Giacinto Matarazzo (FUB): 5G stand alone e non stand alone fra rischi e opportunità

L’impatto economico della costruzione della rete. E’ questo il primo aspetto preso in considerazione dallo studio congiunto fra FUB e IRPET, considerato che quando si parla di 5G si può intendere “5G stand alone e 5G non stand alone – ha detto Giacinto Matarazzo, ricercatore della FUB”, e si tratta di due cose diverse che hanno ovviamente hanno anche costi di realizzazione diversi.

Fra le caratteristiche principali del 5G quella di poterlo “fare a fette” in ottica di slicing, “con la suddivisione in parti diverse e specifiche della rete – aggiunge Matarazzo – ognuna delle quali può essere considerata come una rete a se stante, indipendente, dedicata a diversi Vertical”.

Un ulteriore aspetto legato al 5G è che “tutti gli oggetti e apparati disponibili sul mercato in futuro saranno intelligenti e connessi”, aggiunge ancora Matarazzo, tanto che si passerà da 100mila oggetti connessi per chilometro quadrato a un milione con il 5G.

Una rivoluzione che porta con sé diverse opportunità di sviluppo, ma nel contempo, come un Giano bifronte, altrettanti rischi di un allargamento del digital divide…   

5G in the EU di Eric Gaudillart – DG Connect

Presentazione dello studio di Valutazione d’impatto dell’impatto economico e sociale della diffusione del 5G di Giacinto Matarazzo – FUB e Renato Paniccià – IRPET

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