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5G, il virus non ferma la nuova rete: attese 3,2 miliardi di connessioni nel mondo entro il 2025

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In molti studi si è cercato di capire fino a che punto la pandemia di Covid-19 avrebbe potuto impattare negativamente sul mercato delle infrastrutture, delle tecnologie e dei servizi 5G.

In questi ultimi tre mesi, tra lockdown, crisi economica e attacchi alle torri, gli esperti avevano stimato in ribasso gli investimenti nel nuovo standard.

Avanti con le connessioni 5G

CCS Insight, invece, ha rivisto in rialzo le quotazioni del 5G, attese superare la soglia del primo miliardo di connessioni al mondo entro il 2022.

Qualche dubbio, sull’effettiva capacità di tenere il confronto con i mercati travolti dalla pandemia, c’è stato fin dall’inizio, ma ora pare che i nuovi dati, provenienti da tutto il mondo, vadano nuovamente verso un’accelerazione nell’utilizzo di questa tecnologia.

Sicuramente, le stime precedenti all’arrivo del virus erano molto più positive delle attuali, ma nonostante tutto, entro il 2025 il numero delle connessioni 5G al mondo raggiungerà le 3,2 miliardi di unità.

Ne consegue, che entro quella data una connessione mobile su quattro sarà 5G a livello globale, di cui una su tre sarà localizzata in Cina. Qui, infatti, già nel 2024 sono attese oltre 1 miliardo di connessioni 5G.

Questo perché in realtà l’epidemia ha solo rallentato la realizzazione delle infrastrutture, il dispiegamento delle reti e l’adozione del nuovo standard, anche per la sospensione in molti Paesi delle gare per l’assegnazione dello spettro radio e delle frequenze.

Smartphone leva per la crescita, IoT in crisi

L’arrivo sul mercato dei modelli di smartphone 5G concorrerà al rilancio del nuovo standard di rete, soprattutto in Cina e nel Sud Est asiatico.

Il Rapporto stima che, entro il 2022, le vendite di smartphone 5G ritireranno su il mercato, con spedizioni anche superiori a quelle previste nel 2019.

Discorso diverso, invece, per l’Intenet of Things e le smart city. Questi due settori dovevano sostenere in maniera decisiva il lancio del 5G, ma la pandemia ha sicuramente fermato molti progetti e numerosi investitori.

Sia l’industria nel suo complesso, sia le amministrazioni cittadine, sembrano prese da altre priorità in questo momento, come il recupero delle imprese e la difesa dei posti di lavoro, o il dirottamente delle risorse verso scuola, sanità e aiuti alle famiglie.

Il 5G è quindi non prioritario in questo scenario, ma lo studio ha calcolato comunque 270 milioni di connessioni IoT in tutto il mondo entro la fine del 2025.

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