Huawei vuole cominciare a produrre le sue apparecchiature 5G direttamente in Europa per il mercato europeo. Lo ha detto Abraham Liu, rappresentante a Bruxelles di Huawei presso le istituzioni della Ue, all’agenzia cinese Xinhua.
La decisone di Huawei dipende dai profondi rapporti industriali e dalla presenza a lungo termine dell’azienda in Europa, ed ha una forte base industriale.
Obiettivo 5G Made in Europe
Huawei, oggi come oggi, è il primo fornitore globale di attrezzature 5G in tutto il mondo, tranne che negli Stati Uniti. L’obiettivo del gruppo cinese con la sua mossa europea è quello di “realizzare il 5G per l’Europa direttamente in Europa”.
Di fatto, Huawei dispone già di diversi centri di fornitura di tecnologie 5G sparse in tutto il mondo, compresa l’America Latina e il Medio Oriente, ma la fabbrica vera e propria per la produzione di apparecchiature 5G in Europa “sarà la prima fuori dalla Cina”, ha aggiunto Liu, precisando che l’investimento iniziale per concretizzare il progetto dipenderà molto da dove esattamente sarà deciso di costruire l’impianto. Liu ha poi aggiunto che co sono discussioni in corso a livello di Ue e singoli stati membri per decidere dove basare la fabbrica.
Europa mercato strategico
L’Europa è uno dei mercati strategici di Huawei, “abbiamo diversi clienti strategici nell’area – ha detto Liu – per questo riteniamo che sia una mossa intelligente realizzare questo stabilimento 5G per supportare lo sviluppo dei prossimi 10 o 20 anni in questo mercato e in quelli vicini”, ha detto Liu.
Huawei conta ad oggi 13mila dipendenti in Europa. Il 73% dei quali sono impiegati a livello locale. L’azienda conta 23 centri di sviluppo e ricerca nell’area Ue in 13 paesi.
Intanto negli Usa
Nel contempo, Washington estende di 45 giorni la possibilità per Huawei di continuare a fare affari con le società statunitensi. Gli Stati Uniti hanno inserito Huawei nella blacklist degli attori economici lo scorso maggio per motivi di sicurezza nazionale. A Huawei è stato comunque consentito di continuare ad acquistare beni “made in Usa” per minimizzare l’impatto sui fornitori americani.
Gli Usa rischiano di pagare a caro prezzo il bando di Huawei per la realizzazione delle reti 5G in patria e in Europa, dove però gli alleati si stanno muovendo in autonomia senza applicare in modo acritico l’invito della Casa Bianca.