Huawei comincerà a farsi pagare dai produttori di smartphone i diritti sui brevetti che detiene per la tecnologia 5G. Lo scrive oggi il sito della Cnbc, precisando che Huawei detiene ufficialmente 3.007 famiglie di brevetti 5G, il numero maggiore a livello globale rispetto a tutte le altre aziende detentrici.
Novità royalties sul 5G
Si tratta di una grossa novità per l’azienda cinesi, in cerca di nuove fonti di ricavi visto il danno subito su altri versanti di business a causa delle sanzioni americane.
L’azienda ha reso noto che farà pagare “una percentuale ragionevole sul prezzo di vendita degli smartphone” oltre al tetto unitario di 2,50 dollari per singolo device capace di collegamenti con le reti 5G e con le reti mobili di precedente generazione.
Brevetti patrimonio delle aziende
Secondo la Cnbc, si tratta di un prezzo più basso rispetto a quello praticato da alcuni concorrenti, fra cui Nokia.
In passato Huawei aveva fatto pagare le royalties ad alcune aziende fra cui Apple.
Lo sviluppo dei brevetti è realizzato da aziende private, nel caso del 5G hanno contribuito diverse aziende, fra cui tra gli altri oltre a Huawei anche Ericsson, la già citata Nokia e Qualcomm.
Biden non ha cambiato registro
Huawei dispone di 3.007 famiglie di brevetti 5G, secondo l’organizzazione specializzata in proprietà intellettuale GreyB. Di queste, il 18,3% sono cosiddetti brevetti standard essenziali (standard essential patent), la percentuale maggiore fra tutte le aziende.
Per ora il nuovo inquilino della Casa Bianca Joe Biden non ha cambiato registro nei confronti dei produttori cinesi di apparecchiature 5G, con il rinnovo della black list per le aziende tecnologiche cinesi e il pugno di ferro sulle forniture americane a Huawei.