“Una cooperazione tra l’Europa e la Cina sul 5G aprirà le porte sia per l’industria cinese che europea a mercati più grandi e più ricchi creando le condizioni per investire di più nelle rispettive economie digitali” ha dichiarato Luigi Gambardella, Presidente di ChinaEU.
Nonostante lo sviluppo avanzato della tecnologia LTE, l’argomento che ha infervorato gli animi al Mobile World Congress di Barcellona è stato il prossimo sviluppo della tecnologia 5G.
A questo proposito, ChinaEU, la piattaforma ICT tra Cina ed Europa, ritiene che lo sviluppo di una strategia di cooperazione tra i due giganti del mercato mobile possa essere la chiave di volta per una crescita omogenea, una velocità della rete sostanzialmente aumentata e la diffusione a macchia d’olio della fibra ottica.
“Vediamo un grande interesse da entrambe le parti di rafforzare la cooperazione in settori quali Internet, telecomunicazioni e high tech. ChinaEU ha infatti l’obiettivo di sostenere il processo di standardizzazione del 5G oltre all’armonizzazione dello spettro radio, mettendo insieme le istituzioni politiche e i principali produttori di entrambe le regioni per raggiungere questo obiettivo comune” aggiunge Gambardella.
L’interesse per questa possibile cooperazione aumenta anche in vista del prossimo vertice UE-Cina (che quest’anno coincide con il 40° anniversario delle relazioni diplomatiche ufficiali tra i due paesi) che si terrà in giungo a Bruxelles e, a detta di molti, sarebbe un’occasione unica per le due regioni di lanciare ufficialmente la cooperazione strategica in questo settore di mercato.
In primis, quello che renderebbe questa cooperazione vincente, oltre a creare una potenza emergente nel futuro mercato del 5G, è la presenza della Cina in quanto principale produttore di attrezzature mobili e d’infrastrutture di rete, che supportata dalla rete di produttori europei, può portare a uno sviluppo e distribuzione di questa tecnologia più rapido ed esteso.
In secondo luogo, secondo uno studio GSMA, nel 2013 l’Europa è stata la patria di 428 milioni di abbonati mobili, che rappresentano un tasso di penetrazione del 78% con un numero di collegamenti SIM pari a 689 milioni (126% di penetrazione). In Cina, d’altra parte, ci sono 630 milioni di abbonati mobili (46% della popolazione totale), con più di 1 miliardo di collegamenti SIM (penetrazione del 90% sulla base delle connessioni). Insieme, gli abbonati di telefonia mobile in Europa e in Cina superano 1 miliardo di persone, con quasi 1,7 miliardi di collegamenti SIM. Numeri che riflettono il gigantesco potenziale che questi due mercati integrati potrebbero avere se decidessero di cooperare strategicamente in questo settore.
Questa possibilità d’integrazione convince anche Xiao Ming, Vice Presidente di ZTE Europa. “Dobbiamo rafforzare la cooperazione tra la Cina e l’Europa nel campo della futura generazione di reti di comunicazione che favoriscano un consenso globale sulla definizione di 5G”, conferma Xiao Ming, “dal momento che la nuova infrastruttura di comunicazione sarà la spina dorsale del futuro dell’economia digitale, con la creazione di nuovi e migliori posti di lavoro e darà il contributo a una crescita economica sostenibile per il reciproco vantaggio della società cinese ed europea.