Il Governo di Londra ha aperto un’inchiesta ufficiale per verificare se l’obiettivo di copertura di tutta la popolazione in 5G nel 2025 sia davvero realizzabile o se non si tratti invece di un pio desiderio. La deadline del 2025 è stata fissata dallo stesso governo di Boris Johnson, che vuole portare l’ultrabroadband della fibra e del 5G in tutto il territorio, nelle case e nelle aziende del paese, entro quella data.
Ma è fattibile?
Sarà quindi un comitato selezionato del Dipartimento per il Digitale, la Cultura, i Media e lo Sport del governo Johnson ad esaminare le prospettive reali di questo sfidante obiettivo.
Il premier Boris Johnson è stato a più riprese interrogato sulla fattibilità di mantenere la promessa di portare la gigabit society a tutto il paese nei prossimi 5 anni, un’operazione che aumenterebbe di gran lunga la velocità media di connessione in diverse zone del paese. Il presidente del comitato governativo Julian Knight ha detto che: “La fornitura di banda larga full fibre è un fattore cruciale per il successo del Regno Unito, in particolare sul fronte del business al quale deve essere assicurato un futuro all’avanguardia sul fronte connettività future proof indipendentemente da dove si trovano”.
“Il Governo ha detto che vuole raggiungere questo obiettivo a livello nazionale nel 2025. Per questo faremo un controllo realistico per capire quali sono i prossimi passi necessari ora per raggiungere lo scopo”.
Il ruolo del 5G
Il comitato guarderà anche al ruolo che avrà il 5G nel raggiungimento di questo obiettivo, considerato che la nuova tecnologia ha sollevato non poche polemiche nel Regno Unito sul fronte dei rischi per la salute legati alle emissioni elettromagnetiche. Il comitato analizzerà anche i vantaggi e la fattibilità del progetto di rete rurale condivisa di cui si parla nel paese per migliorare la copertura mobile nelle aree periferiche.
E in Italia?
In confronto al resto dell’Europa l’Italia è partita in anticipo con lo sviluppo del 5G, avendo chiuso l’asta prima della maggior parte dei paesi della Ue. La sperimentazione è stata avviata due anni fa e la copertura in 5G sta procedendo in tutto il paese a ritmi serrati da parte degli operatori. Resta da capire in che modo l’emergenza coronavirus impatterà sulla tabella di marcia e sugli investimenti degli operatori per il 5G. Di pari passo, per quanto riguarda l’attuazione del piano Banda Ultralarga per la copertura in fibra del paese, si attendono i nuovi piani per le aree grigie e i voucher. Gli obiettivi di copertura al 2020 sono già stati sforati, ciò non toglie che gli obiettivi al 2025 siano alla portata.
I tre obiettivi della Gigabit Society al 2025
Nel settembre 2016, la Commissione ha individuato, in una comunicazione comunemente nota come “la società dei Gigabit entro il 2025”, tre obiettivi strategici per il 2025 a integrazione di quelli previsti dall’agenda digitale per il 2020:
- connettività di almeno 1 gigabit per i principali motori socioeconomici (scuole, poli di trasporto e principali fornitori di servizi pubblici);
- copertura 5G ininterrotta in tutte le aree urbane e su tutti i principali assi di trasporto terrestre (strade, autostrade, stazioni ferroviarie, linee ferroviarie);
- per tutte le famiglie europee, nelle aree rurali e in quelle urbane, l’accesso a una connettività Internet che offra una velocità di scaricamento pari ad almeno 100 Mbps, estensibile a velocità gigabit.
5G, obblighi di copertura stringenti ma è allarme piccoli comuni
Obblighi di copertura 5G molto stringenti per gli operatori. Ma non sarà una passeggiata rispettarli per le telco che si sono aggiudicate le frequenze all’asta di un anno fa, viste le difficoltà incontrate in molti piccoli comuni dove i sindaci non concedono i permessi di realizzazione per le nuove antenne.