Molto si è parlato delle reti 5G e dei grandi vantaggi economici e non solo ad esse correlati. Dal punto di vista prettamente tecnologico le grandi prestazioni in termini di velocità e latenza di per sé sembrerebbero sufficienti a garantire il successo del nuovo standard, si attende solamente la famosa “killer application”.
Se per il 3G è stata la mobile internet e per il 4G lo streaming video e l’app economy, per il 5G l’offerta di servizi più efficace da un punto di vista commerciale potrebbe essere più d’una, ma secondo gli esperti particolare attenzione va data al mondo dei servizi business professionali, al mobile gaming e alla realtà virtuale/aumentata.
5G e nuovi servizi
Nel nuovo report “Harnessing the 5G Consumer Potential” dell’Ericsson ConsumerLab si stima che gli operatori potrebbero ottenere ricavi fino a 131 miliardi di dollari entro il 2030 solamente dai servizi digitali.
Circa il 40% di queste proiezioni di entrate è attribuito alla spesa dei consumatori per video avanzati, realtà aumentata (AR), realtà virtuale (VR) e gaming in cloud su reti 5G.
Nello specifico, l’AR potrebbe rappresentare più della metà di tutta la spesa dei consumatori per i media immersivi entro il 2030, a partire inizialmente dal gaming ed estendendosi poi ad altre aree come lo shopping, l’istruzione e la collaborazione remota.
Crescono i ricavi per gli operatori
“Stimolando in modo proattivo l’adozione del 5G da parte dei consumatori”, entro il 2030 gli operatori potrebbero aumentare del 34% il ricavo medio per utente, guadagnando fino a 3,7 trilioni di dollari.
“Ciò potrebbe aumentare i ricavi della parte consumer a un tasso di crescita annuale composto (CAGR) del 2,7% rispetto alla crescita piatta dei ricavi pari allo 0,03% che si avrebbe adottando un approccio passivo nel corso del decennio”, si legge nel commento ai dati.
Complessivamente, il 5G potrebbe generare a livello globale entrate complessive in ambito consumer fino a 31 trilioni di dollari nel settore ICT, entro la fine del prossimo decennio.