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5G e satellite per prevedere i guasti della rete ferroviaria. Progetto promosso da RFI, ESA e FUB

La Fondazione Ugo Bordoni (FUB) partecipa all’innovativo progetto internazionale Diagnostic Integrated Networks of Satellite and 5G (DINoS5G), promosso da Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS) e finanziato dall’European Space Agency (ESA) con 2,6 milioni di euro.

5G e satellite integrati

L’obiettivo, si legge nella nota congiunta, è integrare la tecnologia di rete mobile 5G e quella satellitare per garantire una massima efficienza della rete ferroviaria in termini di manutenzione e ridurre al minimo gli impatti sulla circolazione.

Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS Italiane) è promotrice – insieme alla Fondazione Ugo Bordoni (FUB), ente di ricerca in house di Presidenza del Consiglio dei Ministri, MISE e Autorità per Garanzie nelle Comunicazioni nonché riferimento tecnico in Italia nel settore delle telecomunicazioni – dell’innovativo progetto internazionale Diagnostic Integrated Networks of Satellite and 5G (DINoS5G).

Il sistema Tlc coinvolto nel progetto

Alessio Beltrame (FUB) ‘Dal 5G impulso innovativo a molti settori’

“Il 5G non è solo una fondamentale innovazione nelle reti di telecomunicazione ma soprattutto una tecnologia in grado di fornire uno straordinario impulso innovativo a molti settori dell’economia e della società. La Fondazione Bordoni – ha detto Alessio Beltrame, Direttore Organizzazione, Pianificazione e Sviluppo progetti della FUB – abbraccia con entusiasmo e convinzione la possibilità di mettere le proprie competenze al servizio di un comparto importante come quello del trasporto ferroviario, con un progetto ambizioso che mira ad investigare l’utilizzo delle nuove tecnologie per migliorare la sicurezza della rete. Intendiamo moltiplicare la sfida che stiamo portando avanti con RFI e con gli altri partner di progetto anche in altri settori industriali e infrastrutturali, perché lo sviluppo sostenibile del paese nei prossimi anni passerà dalla capacità nello sfruttare le potenzialità del 5G e di altre tecnologie come la blockchain e l’intelligenza artificiale”. 

Il progetto DINoS5G

Il progetto DINoS5G, approvato e finanziato dall’European Space Agency (ESA), ha lo scopo di integrare le tecnologie 5G e satellitare al fine di realizzare sistemi di diagnostica predittiva capaci di elaborare in tempo reale un elevato numero di segnali provenienti dai sensori installati diffusamente sulla rete ferroviaria e dai sistemi di misura installati a bordo dei treni diagnostici, consentendo una gestione rapida ed efficace delle segnalazioni degli impianti.

La manutenzione predittiva consentirà di innalzare ancor più gli standard di efficienza della rete. Un domani sarà così possibile monitorare l’infrastruttura anche attraverso l’impiego di veicoli a guida autonoma, fino a intervenire ancor prima del verificarsi di un’eventuale anomalia.

Sito pilota Bologna San Donato

Il sito pilota per le sperimentazioni è stato individuato presso il circuito prove di Bologna San Donato. Sarà dotato dei più moderni impianti di sensoristica, in grado di utilizzare un canale di comunicazione integrato 5G/satellitare per centralizzare tutti i dati diagnostici relativi all’infrastruttura.

Accordo firmato fra RFI ed ESA

La firma dell’accordo fra Rete Ferroviaria Italiana e l’ESA dà concretamente inizio alle attività di progetto che avranno una durata complessiva di due anni, per un investimento complessivo di 2,6 milioni di euro.

Coinvolte nella partnership, oltre a RFI e FUB, anche realtà del mondo istituzionale, della ricerca e dell’imprenditorialità nazionale nei settori telecomunicazioni, spazio e ferroviario come TIM, Telespazio, Fondazione Bruno Kessler, MerMec e Marini Impianti Industriali.

Il ruolo del 5G

Fondamentale il ruolo del 5G nella gestione del nuovo modello. Connessioni, trasmissioni e scambio di dati in tempo reale sono essenziali per la diagnostica in real time della rete.

Compito del network sarà sostenere il flusso dei datitrasmettere informazioni ovunque sia richiesto e permettere la connessione degli innumerevoli dispositivi necessari per il funzionamento del sistema di diagnostica. Tutto questo contemporaneamente e sull’intera infrastruttura ferroviaria.

Il contributo della FUB

La Fondazione Bordoni contribuisce così, con il proprio know-how in materia di telecomunicazioni e segnatamente con le competenze maturate nel campo del 5G, all’attenzione e l’impegno di RFI e degli altri partner del progetto per la ricerca e l’innovazione.

La crescente centralità dell’innovazione nella gestione del sistema ferroviario potrà così contribuire significativamente a sviluppare soluzioni e sistemi tecnologici in grado di costruire gli scenari futuri della mobilità internazionale, a partire da un’iniziativa nata nel nostro Paese.

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