Lo sviluppo del 5G in Italia entra nel vivo con i primi accordi fra operatori e vendor per la realizzazione delle prime reti 5G standalone. Una fase importante per lo sviluppo delle nuove reti nel nostro paese, reti strategiche per la realizzazione dell’ultrabroadband nazionale, in particolare per il segmento business. Ne abbiamo parlato con Claudio Romani, amministratore delegato di RESI, storica società italiana leader nell’ingegneria, sviluppo e gestione di sistemi di network performance management e network intelligence per l’ottimizzazione della performance in particolare di reti 5G, IoT e tutte le innovazioni che riguardano la rete.
RESI opera nel mercato dell’Ict da 35 anni, e proprio quest’anno festeggia questa ricorrenza forte dell’innovazione e dell’indipendenza tecnologica costruita nel tempo.
Key4biz. Si parla di 5G, Intelligenza Artificiale e Machine learning come pilastri dell’innovazione e del futuro delle Telco. In che modo queste tecnologie si sostengono l’un l’altra?
Claudio Romani. Intelligenza artificiale (IA) e 5G sono due grandi innovazioni. Da una parte, il 5G offre l’infrastruttura per i big data e l’IoT; dall’altra l’IA favorirà una migliore interpretazione delle nuove reti 5G al fine di renderle più efficienti. Per governare al meglio sia la rete 5G che le reti preesistenti, occorrerà disporre di una visione in tempo reale sulle loro prestazioni e sul loro stato di salute, oltre che sui dati e le informazioni che vi transitano.
La possibilità di elaborare i dati ed accedere in tempi stretti alle informazioni utili per le decisioni resta fondamentale per i Communication Service Provider ed i principali player infrastrutturali: adottando un approccio proattivo si possono prevedere eventuali problemi e situazioni di criticità, anticipandone la gestione e la risoluzione.
Key4biz. È di questo monitoraggio della rete che si occupa RESI?
Claudio Romani. Sì, esattamente: gestione intelligente del traffico, rilevamento delle problematiche su rete e misura della qualità dei servizi che possono riguardare la telefonia, il traffico dati (su rete fissa e mobile o IoT), la comunicazione sia fra utenti umani sia M2M (Machine To Machine), con quest’ultima che sta crescendo sempre di più: le SIM M2M hanno superato di gran lunga quelle vendute agli utenti in carne ed ossa.
Key4biz. Come l’Intelligenza artificiale e il Machine learning supportano gli operatori di telecomunicazione?
Claudio Romani. Secondo la nostra prospettiva, sono tre i filoni principali:
- L’IA può essere utile al rilevamento delle anomalie: si parla di “detection”, utile per dare risposte tempestive in caso di disservizio, degrado o sovraccarico della rete incrociando i dati di rete con altre fonti.
- L’IA utilizzata per il rilevamento di trend: in questo caso si parla di “prediction”. L’obiettivo è supportare le funzioni di programmazione della rete, per gestire al meglio il traffico futuro con un’utilità implicita per le divisioni di marketing, che possono così personalizzare le offerte in base ai diversi scenari di traffico.
- In terzo luogo si parla di IA in grado di ottimizzare la “quality of experience”, facilitando così il management aziendale nella comprensione dell’esperienza del cliente, trasformando i dati della rete in informazioni di business rilevanti.
Key4biz. Perché l’automazione è importante per gli operatori di telecomunicazione?
Claudio Romani. Gli operatori hanno la possibilità di evolversi e puntare su nuove tecnologie per ottenere maggiore velocità e ridurre la latenza, ma anche per ridurre il time-to-market e soddisfare le crescenti esigenze in termini di scalabilità. In quest’ottica, la gestione delle nuove reti va ripensata poiché c’è bisogno di maggiore automazione e agilità operativa per raggiungere gli obiettivi di competitività richiesti dal mercato.
Key4biz. Può fare un esempio?
Claudio Romani. Pensiamo all’esempio dei grandi hyperscalers come Amazon, Microsoft e Google che dispongono di enormi data center e costruiscono i loro servizi basandoli sull’automazione. È anche per questo che i grandi hyperscalers hanno un numero di dipendenti di gran lunga inferiore a quello dei principali operatori infrastrutturali e con il loro software, sviluppato internamente, possono gestire un’enorme quantità di dati. Al contrario, l’82% degli operatori ritiene di non disporre di sufficienti competenze interne per sviluppare quelle funzionalità on-site, per gestire internamente il funzionamento delle reti. In sostanza, gli operatori cercano di seguire l’esempio dei grandi hyperscalers come Amazon e Microsoft, ma ovviamente c’è un ritardo ed è per questo che gli operatori si affidano a partner tecnologici come RESI per accelerare il processo di monetizzazione dei nuovi servizi.
Key4biz. In che modo l’assurance può aiutare l’automazione delle reti?
Claudio Romani. Questo è il core business di RESI. Grazie all’assurance, si possono ridurre di oltre il 50% i tempi di reazione dell’operatore di fronte a guasti di rete ed inconvenienti inediti; rispetto ad inconvenienti e guasti già noti, i tempi di reazione sono tagliati del 90%. Si pensi alla possibilità di prevenire e pianificare in anticipo eventi di rete come eventuali picchi di traffico in concomitanza con la stagione turistica, con sovraccarichi di rete magari in determinate zone, ad esempio sulla linea costiera italiana. Oppure in prossimità di grandi eventi social noti, come ad esempio il raduno di un gran numero di tifosi nel quartiere EUR piuttosto che a Fiumicino per l’arrivo di un campione dall’estero, con una congestione di rete assicurata in quella zona. Grazie all’assurance si può ottenere una maggiore customer satisfaction e così ridurre il churn rate, ovvero il tasso di abbandono, di almeno il 50%.
Key4biz. Come funziona, a grandi linee, l’assurance di rete e quali sono i benefici dell’automazione di rete?
Claudio Romani. Le piattaforme di assurance sono delle soluzioni software che forniscono automaticamente i dati giusti al momento giusto per rilevare, diagnosticare, risolvere e prevedere tutti questi eventi della rete in maniera agnostica, vendor independent, con parametri oggettivi dell’esperienza dell’utente finale. Il nostro sistema, Gemini-NET, gestisce in automatico gran parte dei processi operativi e può anche effettuare diagnosi automatiche. Analizzando un mix eterogeneo di dati consente di migliorare le prestazioni della rete e la customer experience.