Questo è il quarto ed ultimo di una serie di quattro articoli sul tema del connubio fra Cloud e 5G tratti dal report globale di HSBC Global Research ‘5G and the Cloud. Will it change your life?’
Al di là del mercato giapponese, il lancio di Rakuten Mobile avrà un impatto più ampio sulla industry nel suo complesso, secondo il report di HSBC Global Research.
- Validazione dell’Open RAN e del vRAN. Il lancio di successo di un operatore che sfrutti da subito una rete nativa in cloud servirà per validare le architetture basate sull’Open RAN, soluzioni che già interessano alla industry come dimostrano Vodafone e Telefonica, che in questo tipo di soluzione vedono grande potenziale.
- Effetti sull’architettura di mobile edge computing. Se Rakuten sarà capace di fornire chiari vantaggi di servizio utilzzando questa struttura (a partire dal 4G, prima del lancio del 5G il prossimo mese di giugno) anche altri operatori ne prenderanno nota.
- Lancio del 5G – uno dei primi basato sulla Release 16 del 5G. La maggior parte degli operatori pensa di muoversi gradualmente verso il 5G, in primo luogo perché al momento mancano dei flussi di ricavi concreti. Tuttavia, la relaese 16, diversamente dalla 15, porta potenziali vantaggi fra cui: ‘Ultra reliable low latency Communications’, un più ampio supporto all’Internet of Things, slicing delle reti ecc. Se Rakuten sarà in grado di monetizzare queste potenzialità, ciò potrà cambiare le dinamiche intorno al 5G non soltanto in Giappone.
- Altri nuovi entranti potrebbero imitare il modello di Rakuten Mobile. Rakuten sta già meditando di sviluppare la sua capacità mobile come una piattaforma – e ha rilevato una quota in AltioStar. Altri nuovi entranti stanno guardando da vicino la situazione. Il profilo più rilevante è quello di DISH, che ha espresso l’interesse a replicare il suo rollout negli Usa.
Se Rakuten Mobile avrà successo, provocherà sostanziali cambiamenti nella concorrenza. Tutti gli operatori stanno tagliando i costi e digitalizzando i servizi, ma lo stanno facendo gradualmente. Altri incumbent – come le banche – dispongono di diversi sistemi IT, e di diversi sistemi legacy. Tutto ciò crea una struttura pesante in termini di costi umani, peraltro difficile da sostituire. Un’idea di ciò può arrivare da Telstra, uno dei pochi operatori che ha annunciato un cambio sostanziale del suo modello di business, con un calo in termini di Ebi5tda di 3 miliardi di dollari australiani dopo la migrazione del suo business fisso al National Broadband Network. Fra i principali obiettivi del suo programma di ristrutturazione annunciato a maggio 2018 c’è la riduzione del 25% del personale e il passaggio da 1800 tariffe mobile ad una ventina appena.
Per quanto riguarda il mercato azionario in Giappone, secondo HSBC Global Research, il lancio di Rakuten Mobile a metà del 2020, il primo nuovo entrante da anni, peserà sui player tradizionali NTT DoCoMo, KDDI e SoftBank non solo in termini di prezzi finali. L’effetto, secondo gli analisti, sarà simile a quello dell’ingresso di Iliad sul mercato francese prima e italiano poi.
L’americana DISH, un operatore tv satellitare, che detiene 94 Mhz di spettro mobile negli Usa guarda con attenzione a Rakuten per la realizzazione di una rete “cloud native”. L’obiettivo di DISH è spendere il 25% in meno per realizzare la rete grazie a questo escamotage. Secondo gli analisti, è difficile che DISH riesca a replicare negli Usa il modello di Rakuten in Giappone, perché i due mercati sono fra loro troppo diversi.
Dal canto suo, la tedesca Drillisch dispone dello spettro radio necessario e sta pensando a come entrare sul mercato mobile metropolitano come quarto operatore in Germania. Drillisch dispone già di una quota dell’8% del mercato in Germania, il caso tedesco è molto diverso da quello giapponese. Drillisch non ha fretta di realizzare una nuova rete, il suo obiettivo è procurarsi in primo luogo un accordo di roaming nazionale.
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