A partire dal 2020 il 5G sarà una realtà praticamente un po’ in tutto il mondo. Il nuovo standard tecnologico per le telecomunicazioni mobili trasformerà il nostro modo di fare impresa, di creare economia e di pensare all’industria.
Oltre la semplice comunicazione cellulare mobile più tradizionale, il 5G avrà il compito di abilitare tutta una serie di nuove tecnologie che vanno dall’intelligenza artificiale al machine learning, dall’industria 4.0 alle infrastrutture digitali, dalle auto a guida autonoma all’internet of everythings.
Un salto tecnologico attesissimo, quindi, che secondo un nuovo studio GSMA potrebbe apportare al PIL mondiale un incremento pari a 565 miliardi di dollari tra il 2020 ed il 2034.
Ma non solo, stando ai calcoli dei ricercatori, anche le entrate fiscali globali ne gioverebbero per 152 miliardi di dollari.
Nell’are Asia-Pacifico il 5G dovrebbe generare una quota di PIL pari a 212 miliardi di dollari, mentre nelle due Americhe, invece, circa 190 miliardi di dollari.
A sorpresa, lo studio GSMA stima che sarà l’Europa, comunque, a registrare l’incremento di PIL maggiore attribuibile alla nuova tecnologica, calcolato attorno al 3%.
Risultati di notevole rilievo, se confermati, che avranno però bisogno di un supporto sostanziale da parte dei Governi, soprattutto nell’individuazione dello spettro delle onde millimetriche (mmWave) necessario per il settore mobile, di cui si parlerà alla prossima ITU World Radiocommunication Conference.
Il Report GSMA, “Socio-Economic Benefits of 5G Services Provided in mmWave Bands”, infatti, è centrato proprio sul rapporto tra connettività 5G e capacità di sfruttare lo spettro di banda millimetrico, ovvero la porzione di frequenze radio corrispondenti alle onde elettromagnetiche con lunghezza d’onda dell’ordine del millimetro, posto al vertice dello spettro radio.
Stando a quanto riportato nel documento, l’economia dei servizi avanzati, la robotica abilitata, la digitalizzazione della sanità e l’eHealth, la tecnologia indossabile (o wearables), gli stessi droni, i trasporti autonomi e connessi in rete, tutti questi use cases rappresenteranno il 25% del valore complessivo creato dal 5G entro il 2034.
Fino a oggi le onde della banda millimetrica non avevano mai suscitato l’interesse da parte delle aziende e delle istituzioni, perché nonostante la garanzia di performance elevate, le mmWave hanno una portata limitata e sono particolarmente soggette alle interferenze, di qualunque genere o natura esse siano.