Roma può “accendere” il 5G. Con la sentenza di rigetto del ricorso proposto da Iliad Italia, il Tar del Lazio chiude il cerchio sulla legittimità e la conformità alla normativa euro-unitaria e nazionale della decisione dell’Amministrazione capitolina di subordinare alla procedura di project financing la realizzazione della rete 5G nella Capitale.
Già negli scorsi giorni i giudici avevano respinto i ricorsi proposti da Vodafone, Telecom e WindTre. Adesso con un’identica sentenza è arrivato anche il rigetto dell’impugnativa proposta da Iliad Italia.
La motivazione del Tar
I giudici hanno quindi ritenuto che “la scelta di Roma Capitale di subordinare al superamento di una procedura di project financing il diritto del singolo operatore economico di realizzare una specifica rete 5G (quale per l’appunto quella ‘soprasuolo’ e ‘sottosuolo’ di cui si è fatta promotrice l’odierna controinteressata) sia sostanzialmente conforme al quadro normativo euro-unitario e nazionale applicabile al caso de quo”.
In più, secondo il Tar, l’istruttoria condotta da Roma Capitale per verificare gli attuali livelli di qualità del servizio è “sfociata in un giudizio di inadeguatezza ed insoddisfacenza della rete presente sia nel sottosuolo che nel soprasuolo del territorio del comune di Roma”; e la ricorrente dal canto suo “non è riuscita a sovvertire tale chiaro esito istruttorio”.
Gualtieri: “Con 5G Roma davvero smart city. Piu efficienza e sicurezza, migliorerà qualità vita”
“Oggi presentiamo l’avvio di uno dei progetti più importanti che cambieranno la qualità della vita della città, rendendola davvero una smart city”. Ha detto il sindaco di Roma Roberto Gualtieri presentando in Campidoglio l’avvio della fase operativa della realizzazione della rete 5G. “Tanti cantieri si vedono fisicamente – ha aggiunto – questo si vedrà meno nella sua dimensione materiale, ma lo sarà di più nel servizio che realizzerà. Renderà Roma la prima città al mondo con una infrastruttura così avanzata. Giunge alla sua fase di attuazione in tempi contenuti – ha spiegato Gualtieri – ci siamo fermati per attendere il giudizio del TAR che ci ha dato ragione riconoscendo la perfetta correttezza del nostro agire. Ora Boldyn può partire con lavori perché cosi Roma può diventare davvero una smart city, su tre capisaldi: velocità, latenza e densità. È una infrastruttura che riduce l’impatto ambientale perché le small cell hanno meno emissioni e si vedono meno delle grandi antenne”.
Ecco il progetto per Roma 5G
Il Comune di Roma e Boldyn Networks, uno dei maggiori neutral host provider al mondo, insieme ai suoi partner IFM S.p.A., Unidata S.p.A. e Cecchini S.r.l. hanno firmato l’accordo di concessione per la realizzazione di Roma 5G.
Un contratto da oltre 97 milioni di euro, dei quali 20 di provenienza pubblica, per il partenariato pubblico-privato con Boldyn Networks, la società che si è aggiudicata l’appalto nell’agosto scorso.
L’ambizioso progetto prevede la costruzione, gestione, conduzione e manutenzione di una infrastruttura 5G e Wi-fi in tutta Roma. L’iniziativa è coerente con la visione del sindaco di rendere Roma una città connessa, digitale e una smart city sostenibile, all’avanguardia tra le città europee.
Roma, città di circa 3 milioni di abitanti, sarà tecnologicamente pronta ad accogliere circa 32 milioni di visitatori attesi per le celebrazioni del Giubileo 2025.
Questo si aggiunge ai circa 15 milioni di turisti che la città accoglie ogni anno e che si aspettano una connettività completa per catturare e condividere momenti speciali in tempo reale.
Il progetto Roma 5G verrà avviato a partire dalle prossime settimane e sarà realizzato nel segno della sicurezza e della sostenibilità ambientale, essendo basato sul sistema small-cells che prevede ridotti consumi energetici e basse emissioni elettromagnetiche.
5G Roma, nel dettaglio il progetto prevede:
- La copertura di tutte le linee della metro (A, B, C) e in particolare di 83 stazioni e 68 km di gallerie, in tutte le bande di frequenza per i servizi 4G e 5G.
- Lo sviluppo dell’infrastruttura passiva, inclusi i 2.200 punti di propagazione del segnale per la copertura in underlay in 5G della città, basata su small-cells, aperta ad ospitare tutti gli operatori di mercato sia pubblici che privati.
- Lo sviluppo della rete di Free WiFi di Roma Capitale con circa 850 punti di presenza distribuiti in 100 piazze (e vie adiacenti) ad alta densità di flussi turistici.
- La fornitura, installazione e gestione di circa 1800 sensori IoT e di 2000 telecamere 5G ad alta risoluzione per lo sviluppo di soluzioni Smart City e gestione/controllo del territorio.
Il progetto, che prevede una concessione di 25 anni, si integrerà perfettamente con l’estetica della città e con le infrastrutture esistenti. Saranno numerosi i benefici derivanti dalla realizzazione del progetto, a iniziare dalla piena connettività in tutti i punti nevralgici della città.
Poi, l’aumento della sicurezza pubblica grazie ai sistemi di videosorveglianza e l’abilitazione di un ampio portafoglio di servizi digitali forniti da Roma Capitale (Wi-Fi free, sensori di controllo ambientale nei punti di maggior traffico, e altri).
Una rete ad alta capacità, alta disponibilità e bassa latenza è essenziale per implementare servizi intelligenti in modo efficace e sicuro per il settore pubblico e privato.
In generale, il progetto sarà fondamentale per proiettare la città verso il percorso che la renderà una vera Smart City.
Il cronoprogramma: per la metro A rete 5G entro il 2024
Il cronoprogramma prevede la posa della Fibra in 100 piazze e il completamento della rete 5G sulle fermate lungo il percorso giubilare della Metro A entro la fine del 2024; le altre fermate arriveranno entro giugno 2025.
Per quanto riguarda la Metro B, i lavori saranno realizzati per il 50% entro il prossimo anno, per il 75% entro giugno 2025 e poi finiti entro dicembre 2025.
Per la Metro C il 50% della rete verrà completato entro giugno 2025 e poi il 75% entro dicembre successivo e il 100% entro giugno 2026.
I servizi Wi-Fi sulle 100 piazze saranno completati entro il giugno 2025, come anche l’installazione dei sensori IoT e delle telecamere ma il 75% sarà operativo già per il Giubileo. I lavori per le small cells si completeranno attraverso vari passaggi intermedi, fino al 2027.
Boldyn Networks: “Con collaborazione con operatori di telefonia mobile molti vantaggi per i cittadini e turisti”
“Siamo onorati di portare l’esperienza di operatore host neutrale di Boldyn Networks in questo progetto importante e all’avanguardia, che permette di realizzare la visione del comune andando verso una Smart City moderna.
Grazie alla collaborazione con gli operatori di telefonia mobile, il progetto #Roma5G apre molte possibilità a beneficio di tutti i cittadini e i visitatori di Roma per gli anni a venire”, ha dichiarato Andrew McGrath, Group Chief Commercial Officer di Boldyn Networks. “Il progetto Roma5G testimonia l’importanza del mercato italiano per l’espansione di Boldyn in Europa”.
Boldyn Networks ha già realizzato soluzioni avanzate di rete condivisa in alcune delle principali città del mondo, come New York, Londra, Los Angeles, San Francisco e Hong Kong. L’azienda è impegnata a colmare il digital divide attraverso una collaborazione continua con i partner di settore e un focus particolare sui partenariati pubblico-privati.
In questo contesto, il progetto #Roma5G si unisce alla partecipazione al progetto LinkNYC, la più grande rete Wi-Fi pubblica e gratuita all’aperto degli Stati Uniti; la partnership a lungo periodo con Transport for London come pilastro centrale della connettività sotterranea 4G/5G e dei servizi di emergenza di Londra; e il ventennale coinvolgimento nello sviluppo della smart city di Sunderland, questo include una vasta rete Wi-Fi pubblica, lo sviluppo di una delle prime università 5G del Paese e altri esempi concreti come i sensori intelligenti per strade più sicure.
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Per approfondire:
Iliad, Vodafone, WindTre e Tim: accordo con Atac per copertura 5G del metrò di Roma