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5G, a ottobre il primo Rapporto di 24 Stati Ue sulla sicurezza delle reti

Dopo una prima fase di valutazione sul livello di sicurezza nazionale delle reti 5G all’interno di 24 Stati membri dell’Unione europea (Ue), si attende ora per il 1° ottobre 2019 la pubblicazione di un Rapporto generale sull’argomento.
Sulla base delle informazioni ricevute, gli Stati membri, in collaborazione con la Commissione europea e con l’Agenzia europea per la cibersicurezza (ENISA), redigeranno una definitiva valutazione dei rischi coordinata a livello dell’Unione, mentre la stessa ENISA analizzerà il panorama globale delle minacce per il 5G contribuendo alle valutazioni generali.

Questa attività consentirà ai Governi di raccogliere informazioni sulle principali minacce e sugli attori che incidono sulle reti 5G; sul grado di sensibilità di componenti e funzioni delle reti 5G e di altre risorse; sulle vulnerabilità di vario tipo, di ordine tecnico ma non solo, ad esempio quelle potenzialmente derivanti dalla catena di approvvigionamento del 5G.

Gli Stati membri hanno risposto tempestivamente alla nostra richiesta di adottare misure concrete per contribuire a garantire la cibersicurezza delle reti 5G in tutta l’UE. Le valutazioni nazionali dei rischi sono essenziali per garantire un’adeguata preparazione degli Stati membri in vista del dispiegamento della prossima generazione di connettività senza fili che presto costituirà la struttura portante delle nostre società ed economie.
Esortiamo gli Stati membri a confermare il loro impegno a favore di un approccio concertato e a far leva su questo importante risultato per imprimere slancio a una diffusione del 5G rapida e sicura. Una stretta cooperazione a livello dell’UE è essenziale sia per conseguire una cibersicurezza solida che per cogliere appieno i vantaggi che il 5G offrirà ai cittadini e alle imprese”, hanno commentato Julian King, Commissario responsabile per l’Unione della sicurezza, e Mariya Gabriel, Commissaria responsabile per l’Economia e la società digitali.

Il completamento delle valutazioni dei rischi da parte degli Stati membri mette in evidenza non solo il loro impegno a fissare standard elevati in materia di sicurezza ma anche a sfruttare appieno questa tecnologia rivoluzionaria. Ci auspichiamo che nelle procedure d’asta relative allo spettro del 5G e nel dispiegamento della rete, attualmente in corso in tutta l’UE e che proseguiranno nei prossimi mesi, si tenga conto delle conclusioni delle valutazioni. Diversi Stati membri si sono già attivati per rafforzare i requisiti di sicurezza applicabili mentre altri paesi stanno valutando l’introduzione di nuove misure nel prossimo futuro.
È necessario che tutti gli attori chiave, grandi o piccoli che siano, intensifichino i loro sforzi e si uniscano a noi nella costruzione di un quadro comune volto a garantire livelli di sicurezza costantemente elevati. Desideriamo proseguire questa stretta collaborazione con gli Stati membri anche in vista dell’avvio dei lavori relativi alla valutazione dei rischi a livello dell’UE, da completarsi entro il 1° ottobre, che contribuirà a sviluppare un approccio europeo alla protezione dell’integrità del 5G”, hanno infine affermato i due Commissari.

Entro il 31 dicembre 2019, infine, il gruppo di cooperazione NIS, capofila insieme alla Commissione negli sforzi di cooperazione, definirà e approverà un insieme di misure di attenuazione per affrontare i rischi individuati nelle valutazioni dei rischi effettuate a livello di Stati membri e dell’Unione.

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