Il digital divide nel nostro paese è un problema ancora troppo diffuso, un limite tecnologico che danneggia migliaia di piccoli comuni che rischiano in tutti i sensi l’isolamento e l’abbandono. Oggi come oggi, essere senza copertura vuol dire essere fuori dal mondo. Un problema annoso denunciato da anni dall’Uncem, l’Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani, che da anni aggiorna la mappatura nazionale del digital divide. Quella aggiornata sarà presentata a settembre in un evento pubblico a Roma. Sarà l’occasione per fare il punto e ribadire il secco no ai dinieghi di troppi comuni, che ultimamente continuano a mettersi di traverso di fronte ai nuovi impianti, impedendone la posa.
Bussone (Uncem): ‘Noi le antenne 4G e 5G le vogliamo, basta dinieghi ingiustificati’
“Le antenne per 4G e 5G sui territori, nelle zone rurali e montane, le aree bianche ‘a fallimento di mercato’, noi le vogliamo. Uncem le vuole e non ci sorprende l’emendamento al DL Coesione che supera dinieghi ingiustificati di diversi Comuni. Dire no con regolamenti non fa l’interesse della comunità. Le reti ci servono. Le infrastrutture sono necessarie. Noi vogliamo le coperture, il superamento del digital divide, non vogliamo stare nel piccolo mondo antico senza connettività fissa e mobile. Non ho mai capito le Amministrazioni che hanno detto no. O i parchi e le soprintendenze che si sono opposti alle antenne, così come si oppongono alle rinnovabili. Dobbiamo insieme vincere sperequazioni e disuguaglianze. Evitare che solo le città siano attrattive. E che le zone montane, i piccoli Comuni restino indietro. Siamo pronti a lavorare con Inwit, con i Ministeri, con il Ministro Urso e il Sottosegretario Butti, con gli Operatori di telefonia mobile, con Anfov e Asstel per vincere il divario digitale, installare opportune antenne, dare risposta alle oltre 4.400 segnalazioni che Uncem ha già ricevuto nella mappatura sull’assenza di segnale telefonico”. Lo ha detto Marco Bussone, Presidente nazionale Uncem.
Le segnalazioni, alcuni esempi
In molti casi, sono anni che vengono scritti articoli di denuncia per problemi di digital divide, ma senza ottenere alcun miglioramento. Impossibile in queste condizioni immaginare servizi mission critical, come ad esempio la guida senza conducente o la telemedicina, ma più semplicemente anche lo smart working in diverse località del paese.
E la casistica delle segnalazioni è molto variegata. Dall’impossibilità di fare smart working da casa, alla mancata copertura mobile, al rischio sicurezza per cittadini e villeggianti in zone remote e scoperte, seppur molto battute soprattutto nei periodi delle vacanze. Di seguito alcuni esempi di segnalazioni arrivate all’Uncem.
Sicurezza turisti
“Oltre a residenti, villeggianti e imprese è fondamentale per la sicurezza dei numerosi turisti, escursionisti e fruitori occasionali”.
Il satellite non funzione
“Funziona molto male l’Adsl (sempre guasta, linea vecchia). I satellitari non funzionano per via degli alberi”.
Fibra scollegata
“Di collegare la fibra ottica che passa sopra al paese ma che non ha alcun collegamento con la rete di telefonia locale”.
Persone isolate (case sparse)
“Nella zona la densità di popolazione è bassa, ma le persone sono molto isolate e necessitano di una copertura telefonica che possa garantire una maggiore sicurezza”.
Cellulare e Adsl off limits
“La zona è montana, molte persone per turismo e seconde case non hanno la possibilità di utilizzare il telefono cellulare. Per la sicurezza di chi frequenta le montagne, per qualsiasi necessità di intervento”.
“Ripristinare il segnale 4G che è diventato debolissimo e ADSL in Digital Divide”.
Ripetitore schermato da colline
“RIPETITORE locale, i ripetitori esistenti sono schermati da colline”.
“La linea telefonica e internet va e viene e i paloni di legno sono da sostituire perché cadono dall’usura”.
Problema seconde case, spegnimento del 3G
“Problema di copertura per le seconde case. Fino a dicembre 2019 c’era copertura Vodafone in 3G”.
“Siamo fuori dal mondo”.
Indoor scoperti
“Dentro le case quasi ovunque assenza di segnale e d’inverno principalmente andare fuori a telefonare non è il massimo”.
“Per permettere alla gente di lavorare in smart working e rilanciare il turismo internazionale a livello sciistico e alpino, in crescita negli ultimi anni”.
Anziani soli
“Mi spiace per gli anziani che sono soli in casa”.