Quando ormai un po’ tutti davamo per spacciati i cari vecchi computer, l’industria mondiale dei Pc comincia a mostrare segni di ripresa.
Complici i regali di Natale, infatti, il settore ha chiuso il 2014 con risultati meno peggio del previsto: il calo si è fermato al 2,4% invece che al 4,8% previsto da IDC. Secondo i dati di Gartner, nell’ultimo trimestre 2014, anzi, le vendite sono cresciute dell’1%, dopo due anni consecutivi in contrazione costante.
Dopo il picco del 2013, durato fino alla prima metà dello scorso anno sembra dunque essersi arrestata l’emorragia di preferenze dai Pc ai tablet: “ora che i tablet sono ormai arrivati a saturazione in quasi tutti i principali mercati, la spesa dei consumatori torna a concentrarsi sui Pc”, spiega Gartner in una nota.
Una tendenza, questa, evidente soprattutto negli Usa e in Europa occidentale, mentre in Cina, India e Medio Oriente i consumatori continuano a prediligere smartphone e tablet Android, meno cari dei dispositivi Apple.
Il merito della ripresa, sottolinea Gartner, è da attribuire prevalentemente al massiccio arrivo sul mercato di prodotti ‘ibridi’, a metà strada tra Pc e tablet, dotati di tastiera ma che si può rimuovere: tra questi i più gettonati l’anno scorso sono stati lo Yoga di Lenovo, lo Switch di Acer, il T100 Transformer di Asus e il Pavilion x2 di HP. Anche i prezzi, fortemente ribassati, hanno contribuito a far riequilibrare la bilancia delle vendite verso i Pc.
Altra tendenza evidenziata da Gartner, la crescita delle quote di mercato dei tre principali protagonisti del mercato: Lenovo (19,2%) e HP (14,4%) hanno guadagnato ciascuno il 2%, mentre Dell è cresciuto dell’1,5% al 13,5%.
Il trio di testa ha approfittato innanzitutto dal ritiro di Sony, che ha ceduto il marchio Vaio a un fondo d’investimento, ma anche dell’abbandono da parte di Samsung dei Pc Windows, per via dei margini troppo bassi.
