Parere favorevole del Garante privacy su uno schema di decreto della Presidenza della Corte dei conti contenente le prime regole tecnico-operative per l’utilizzo della posta elettronica certificata (Pec) nei giudizi dinanzi alla magistratura contabile. Sezioni giurisdizionali e procure della Corte dei conti potranno dunque impiegare la Pec per l’invio e la ricezione di atti processuali, pre-processuali o istruttori e, più in generale, per la trasmissione di documenti e per ogni comunicazione in cui sia necessaria una ricevuta.
Nel dare il via libera, l’Autorità ha tuttavia segnalato alla Corte la necessità di individuare, nelle istruzioni tecnico-operative che la Direzione generale per i servizi informativi automatizzati dovrà emanare, specifiche tutele a protezione dei dati sensibili in linea con le modalità di trattamento già previste per il processo civile. Per quest’ultimo, infatti, si prevede che le notificazioni o le comunicazioni, nonché i depositi e gli scambi in via telematica di atti e documenti contenenti dati sensibili siano effettuati solo per estratto, mettendo a disposizione l’atto integrale in un’apposita area del portale dei servizi telematici, ove dovrà essere accessibile all’interessato garantendo l’identificazione dell’autore dell’accesso e la tracciabilità dell’operazione.
Lo schema di decreto sottoposto all’Autorità prevede, in linea generale, che tutte le comunicazioni e notificazioni siano effettuate solo per via telematica tramite l’invio di un messaggio dall’indirizzo PEC della segreteria della sezione giurisdizionale all’indirizzo PEC del destinatario; anche il pubblico ministero può effettuare le notificazioni direttamente tramite PEC, secondo le regole tecniche previste per le segreterie delle sezioni giurisdizionali. Gli avvocati abilitati, invece, possono utilizzare la PEC in base alle disposizioni tecniche stabilite per il processo civile.
Ulteriori regole tecniche ed operative saranno stabilite con successivi decreti rispetto ai quali il Garante valuterà la compatibilità e la coerenza con la disciplina in materia di protezione dei dati personali.