L’Unione europea (Ue) non ha intenzione di perdere tempo sulle regole fiscali da applicare ai giganti del web e il Commissario europeo per la concorrenza, Margrethe Vestager, che sarà presto nominata vice presidente esecutivo della Commissione e Responsabile per l’attuazione dell’Agenda digitale, ha già presentato un programma d’azione molto deciso in tal senso.
Soprannominata “Lady Tax” dal Presidente americano Donald Trump, per le sanzioni inflitte a diverse corporation high tech soprattutto statunitensi, tra cui Google e Amazon, Vestager è sicuramente un’agguerrita sostenitrice di una fiscalità più aggressiva nei confronti di queste multinazionali, che al momento pagano davvero delle tasse irrisorie rispetto ai profitti generati in Europa.
“Se entro la fine del 2020 non è stato possibile raggiungere un accordo efficace, a livello globale, l’Unione europea dovrebbe avere la forza di agire da sola”, ha spiegato la responsabile Antitrust per l’Europa secondo quanto riportato dalla Reuters.
Fin dalla sua designazione a Commissaria per la Concorrenza nella nuova squadra guidata da Ursula Von der Leyen, trovare la quadra entro il 2020 a livello internazionale, sul delicato e strategico dossier della web tax in seno all’OCSE, è di fatto il suo incarico principale e sarà certo un banco di prova importante per evitare che i diversi stati si muovano in maniera frammentata.
D’accordo con Vestager anche Paolo Gentiloni, Commissario agli Affari economici, secondo cui: “In materia fiscale, sulle decisioni di maggiore importanza per l’Unione, come l’imposta digitale, pronti anche ad impedire l’esercizio di porre il veto ai singoli Paesi”.
In aggiunta, Gentiloni ha anche chiesto che ci sia maggiore coordinamento in materia di paradisi fiscali, con sanzioni comuni.
Queste sono alcune posizioni contenute nelle lettere di intenti che i commissari europei hanno inviato al Parlamento, in attesa delle audizioni finali che precedono l’entrata in carica ufficiale della nuova Commissione europea.
Gentiloni verrà ascoltato il 3 ottobre prossimo, la Vestager l’8 ottobre. La presidente Von der Leyen ha annunciato la sua squadra il 10 settembre 2019. Le nomine sono state proposte dai Paesi membri, ma l’assegnazione dei portafogli di competenza è stata fatta dalla presidente stessa. L’Italia ha proposto Gentiloni, a cui è stato assegnato il portafoglio dell’Economia.
Gli eurodeputati devono verificare che ogni commissario designato abbia le competenze giuste e sia in grado di fornire risposte e azioni in linea col programma della Commissione.
Ogni audizione dura tre ore. Il Commissario designato farà una dichiarazione introduttiva di 15 minuti, seguita dalle domande dei deputati. Ci saranno 25 domande in tutto.
Dopo le audizioni, saranno espresse valutazioni scritte sui candidati.
Il Parlamento voterà sulla composizione dell’intera Commissione il 23 ottobre in seduta plenaria.