Cresce in Italia il numero di imprese che hanno necessità di fare ricorso alle piattaforme di video conferenza, in questo momento di emergenza nazionale per l’epidemia di covid-19, mentre di pari passo aumenta la domanda di servizi per favorire il telelavoro dei dipendenti.
Se il mondo delle aziende sente forte la necessità di superare questa fase di crisi e di disorientamento, anche la scuola, di ogni ordine e grado, deve provvedere prima di tutto al rafforzamento del legame tra professori e studenti, in secondo luogo alla continuità dell’apprendimento con l’utilizzo di piattaforme digitali online per la didattica a distanza.
A tal proposito, Lepida ha annunciato l’adesione al progetto iorestoacasa.work, una task force con l’obiettivo di fornire strumenti di conference call con tecnologia open source, con particolare riferimento alla didattica digitale e alla necessità di garantire a studenti, ma anche a professionisti, soluzioni di videoconferenza gratuite e accessibili a tutti.
Lepida, si legge in una nota ufficiale, “partecipa all’iniziativa tramite la fornitura di 2 Server Blade all’interno dei datacenter che gestisce, e fornendo connettività ad alta velocità e 4 IP pubblici necessari all’infrastruttura per funzionare”.
Il progetto prende le mosse dall’iniziativa di un team di sviluppatori di Fabriano (Luca Ferroni, Riccardo Serafini, Francesco Coppola e Dawid Weglarz) che, appoggiandosi sulla piattaforma di videoconferenza open source Jitsi Meet, hanno deciso di offrire agli utenti di rete un servizio economico e di facile accessibilità.
Jitsi, che è sia mobile app, sia app per desktop, permette il collegamento immediato di numerosi utenti senza richiedere registrazioni, né abbonamenti, grazie all’utilizzo del protocollo WebRTC.