Neanche a dirlo, ieri Donald Trump è riuscito, nell’arco di poche ore, a minacciare il Messico di imporre i dazi e successivamente ad escludere definitivamente la loro adozione, almeno per adesso (chi ci capisce qualcosa è molto bravo!).
Seriamente, il nodo è fino a che punto la guerra commerciale verrà estesa. Il conflitto USA-Cina sta danneggiando le due nazioni ma sta creando opportunità per altri paesi (Brasile, Messico, Vietnam, Thailandia) come nuovi segmenti della catena del valore economico per il sistema produttivo di USA e Cina.
Se il conflitto commerciale restasse limitato ai due paesi (sebbene contino per il 40% dell’interscambio commerciale mondiale), è presumibile assistere a scossoni sui mercati, sia pure non letali sul piano dell’impatto sul ciclo economico. Solo qualora Trump intendesse estendere la pratica del conflitto anche verso altre aree del pianeta, qualcosa di impronosticabile ad oggi, avremmo conseguenze diverse e ben più severe.
In Russia si pensa di sfruttare il potenziale della blockchain per lo sviluppo di aree marginali del Paese. Universa Platform, piattaforma russa di blockchain destinata alla gestione aziendale e all’amministrazione statale, ha stretto una partnership con una regione della Siberia occidentale per creare un’area pilota per tecnologie e servizi digitali. Meccanismi di tracking genereranno rapporti automatici sugli investimenti, garantendo trasparenza, rendendo così la regione più sicura per gli investitori. Inoltre, sarà sviluppata una piattaforma di comunicazione multilingue che farà da ecosistema digitale per l’industria del turismo.
Medici Land Governance ha lanciato un progetto pilota pro bono in accordo con il governo della Liberia, con lo scopo di esplorare come la Liberia possa rafforzare la propria economia attraverso la blockchain e migliorare l’interoperabilità tra i dipartimenti governativi, dando un contributo significativo alla lotta alla corruzione. Il progetto comprende anche una consistente parte di formazione per il lavoratori locali, in modo che i sistemi possano continuare a funzionare anche al termine della partnership.
Il colosso statunitense Target sta creando un progetto di blockchain open source per il monitoraggio della supply chain. Il progetto pilota era partito un anno fa, relativo ai soli prodotti di carta venduti dalla catena di negozi. La tracciabilità e la trasparenza sono il fulcro di progetti di questo genere, che mirano a risolvere problemi quali la sicurezza alimentare e la provenienza etica delle materie prime.