Partito il Fondo nazionale dedicato al trasferimento tecnologico tra il mondo della ricerca e le imprese, con una dotazione finanziaria iniziale di 500 milioni di euro.
Si tratta della Fondazione Enea Tech, guidata dal Presidente Anna Tampieri e dell’amministratore delegato Salvatore Mizzi, nominati oggi con decreto dal ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli.
Enea Tech, si legge in un messaggio sul profilo Facebook del ministro: “Si pone come anello necessario che connette il mondo della ricerca a quello della produzione, l’anello che mancava e che impediva al Paese di crescere e di ‘sfruttare’ al meglio le proprie eccellenze”.
Grazie al trasferimento tecnologico, ha aggiunto, “sarà finalmente possibile intervenire alla base del sistema innovazione, agendo esclusivamente in ambito precommerciale e pre-competitivo, accompagnando lo sviluppo d’innovazioni rilevanti dei centri di ricerca, delle Pmi e degli spin-off”.
L’obiettivo del Fondo è promuovere investimenti e iniziative in materia di ricerca, sviluppo e trasferimento tecnologico a favore delle imprese operanti sul territorio nazionale, con particolare riferimento alle startup innovative e alle piccole e medie imprese (Pmi) innovative.
Nei prossimi giorni, si legge sul sito del ministero, saranno attivati i team di investimento verticali, “che interverranno attraverso strumenti di venture capital per accompagnare lo sviluppo delle innovazioni rilevanti dei centri di ricerca, di start-up e spin-off universitari e delle Pmi”.
Oltre a Tampieri, già direttore dell’Istec (Istituto di scienza e tecnologia dei materiali ceramici del Cnr), e Mizzi, già amministratore delegato di Invitalia Ventures, nel Consiglio direttivo entra anche il Presidente dell’Enea, Federico Testa.
A livello operativo, la Fondazione ha la missione di investire in tecnologie innovative ed emergenti di interesse strategico nazionale e di scala globale, lavorando sul modello delle grandi agenzie federali statunitensi (come Darpa, Barda) e di nuove agenzie europee (come EIC).