Ci risiamo. Proprio quando sembrava arrivata al capolinea la lunga vicenda TikTok-Usa-Cina, la situazione si ricomplica.
ByteDance, la holding che controlla il popolare social network cinese, ieri attraverso una nota ufficiale, ha affermato che possiederà l’80% di TikTok Global, la nuova società che intende creare con sede negli Usa, smentendo dunque l’affermazione del presidente Donald Trump secondo cui la nuova società “non avrà nulla a che fare con la Cina“.
“Bytedance non avrà nulla a che fare con TikTok Global“, ha precisato Donald Trump ieri nel corso di un’intervista a Fox News: “Se lo avrà, semplicemente non faremo l’accordo”.
TikTok Global: cosa prevede il deal
Il deal sulla nascita di TikTok Global è chiaro. L’accordo vedrà la costituzione di una nuova società chiamata TikTok Global, con sede in Texas, con quattro amministratori statunitensi su cinque, più un probabile esperto di sicurezza nel consiglio.
Insieme, Oracle e Walmart terrebbero il 20% della nuova società, a un prezzo ancora non divulgato Inoltre l’accordo Tik Tok-Oracle Walmart garantirà la sicurezza dei dati dei 100 milioni di americani che utilizzano l’app. Oracle acquisirà una partecipazione del 12,5% in TikTok Global e archivierà i dati dei dati statunitensi nella propria infrastruttura cloud.
Il 27 settembre si avvicina
Date le ultime novità sembra molto difficile che Cina e Stati Uniti riescano a trovare un accordo entro il 27 settembre, giorno in cui è stato fissato il bando del download dagli store statunitensi in attesa di un accordo che soddisfi sia le autorità americane che quelle cinesi.
Il segretario di Stato americano Mike Pompeo, in un’intervista a “Sunday Morning Futures“, ha rimarcato che l’app sarà “controllata dagli americani“, in riferimento al fatto che il 40% della app è in mano a società di capitali di rischio statunitensi e ha aggiunto che ByteDance sarebbe solo un “azionista passivo“. Ma non lo pensa così la Cina.
Global Times: “Accordo ingiusto”
“In base alle informazioni fornite dagli Stati Uniti, l’accordo è ingiusto. Soddisfa le richieste irragionevoli di Washington. È difficile per noi credere che Pechino approverà una simile intesa“, scrive il Global Times, quotidiano controllato dal governo cinese, in un editoriale dal titolo “Diciamo no alla rapina di TikTok”.
L’editoriale passa in rassegna alcuni punti dell’accordo, tra cui il fatto che gli statunitensi avranno 4 dei cinque posti nel board di TikTok Global e che Oracle avrà accesso al codice sorgente di TikTok, che è lo stesso di Douyin, la versione cinese di TikTok.
Questi passaggi, si evidenzia, “mostrano ampiamente lo stile di bullismo e la logica da teppista di Washington. Danneggiano la sicurezza nazionale, gli interessi e la dignità della Cina“.
Gli Stati Uniti, prosegue l’editoriale, vogliono “forzare ByteDance a firmare un accordo sotto coercizione. La Cina, anch’essa un grande Paese, non cederà alle intimidazioni statunitensi e non accetterà un trattamento iniquo che prende di mira le aziende cinesi“